domenica 11 giugno ’17

    X settimana del tempo ordinario

     

    Proverbio del Giorno – Salmo 110

    “Principio della sapienza è il timore del Signore: rende saggio chi ne esegue i precetti”.

     

    Iniziamo la giornata pregando (Preghiera colletta)

    Padre, fedele e misericordioso, che ci hai rivelato il mistero della tua vita donandoci il Figlio unigenito e lo Spirito di amore, sostieni la nostra fede e ispiraci sentimenti di pace e di speranza, perché riuniti nella comunione della tua Chiesa benediciamo il tuo nome glorioso e santo. Per il nostro Signore Gesù Cristo tuo Figlio che è Dio e vive e regna con Te nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen 

     

     

    SS. Trinità

    La Parola di Dio Del Giorno (Gv 3,16-18)

     

    «Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio, unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio».

     

     

    Riflessione Per il Giorno (Commento al Vangelo)

    Nella nostra esistenza quotidiana, a volte grigia, a volte tragica, a volte molto complicata, nella quale dobbiamo badare a cento cose che ci urgono da ogni parte, la luce di Dio è l’amore. Verso questa luce dobbiamo orientarci se non vogliamo fallire il vero scopo della nostra esistenza. Noi vorremmo tanto poter dire: «Ecco Dio; Dio è così…». Ma non è possibile. Dio stesso esce dai quadri e dalle icone e si nasconde in chiunque ha bisogno di noi e dice: «Eccomi qui!». Si nasconde nei piccoli della terra e dice: «Cercatemi qui!». Chi vuol vivere con Dio non si trova davanti a una conclusione, ma sempre davanti a un inizio. Sempre nuovo come ogni nuovo giorno.

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per gli studenti che stanno affrontando gli esami

     

    Don’t Forget!

    Barnaba Apostolo. Di lui, un cipriota, così parla Atti: “Così Giuseppe, soprannominato dagli apostoli Barnaba “figlio dell’esortazione”, levita originario di Cipro, che era padrone di un campo, lo vendette e ne consegnò l’importo ai piedi degli apostoli e da uomo virtuoso qual era e pieno di Spirito Santo e di fede, esortava tutti a perseverare con cuore risoluto nel Signore”. Grande personalità della Chiesa primitiva, accreditò Paolo di fronte alla Chiesa, fu suo compagno nel primo viaggio missionario e nel primo Concilio di Gerusalemme.

     

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