XIII Settimana Tempo Ordinario

      

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    Rosso Fiorentino 

     

    S. TOMMASO. APOSTOLO

    Chiamato da Gesù, gli facciamo torto ricordando solo il suo momento famoso di incredulità: lui è ben altro che un seguace tiepido. Ma credere non gli è facile: dice le sue difficoltà, si mostra com’è, ci somiglia. Dopo la morte e risurrezione del Signore, esige di toccare con mano, ma quando Gesù viene esclamerà: «Mio Signore e mio Dio!». A metà del VI secolo, un mercante scrisse di aver trovato nell’India meridionale gruppi di cristiani e di aver saputo che il Vangelo fu portato in quelle terre lontane dallo stesso S. Tommaso apostolo

    LA PAROLA DI DIO DEL GIORNO

    “Tommaso, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù.  Gli dissero gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò». Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!». Rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio». (Gv 20,24-29)

    Riflessione Per Il Giorno (Mons. Ravasi: mattutino)

    «Siamo nani sulle spalle di giganti» è una formula che risale a due autori medievali, Bernardo di Chartres e Giovanni di Salisbury. Se ho visto più lontano, ho potuto farlo stando in piedi sulle spalle di giganti. L’immagine è molto efficace e contempla due dimensioni diverse e fin opposte. Da un lato, c’è la consapevolezza del valore insostituibile della tradizione, ossia dell’eredità culturale e spirituale che si riceve. Se si dovesse sempre cominciare da zero, stando su una vuota tabula rasa, saremmo ancora al neolitico… D’altro lato, però, c’è la fiera coscienza di saper vedere molto più avanti, perché stiamo in piedi sulle spalle dei predecessori e vediamo con maggiore chiarezza e lungimiranza. Umiltà e fierezza devono, quindi, contemperarsi nel progresso della conoscenza e della scienza.

    PREGHIERA DEL GIORNO (PREGHIERA COLLETTA DI S. TOMMASO)

    Esulti la tua Chiesa, o Dio, nostro Padre, nella festa dell’apostolo Tommaso; per sua intercessione si accresca la nostra fede, perché credendo abbiamo vita nel nome del Cristo, che fu da lui riconosciuto suo Signore e suo Dio. Egli vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo…

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per i musulmani che stanno vivendo il periodo del Ramadan

    Don’t forget!

    Il 29 giugno è iniziato il Ramadan (=mese caldo) il periodo che i musulmani dedicano a digiuno, preghiera e purificazione: durerà fino al 27 luglio. Nel Ramadan i musulmani si astengono dal cibo dall’alba al tramonto e possono mangiare durante la notte. Il digiuno per i musulmani è molto importante, è uno dei cinque pilastri dell’Islam con 1) professione di fede 2) elemosina, 3) pellegrinaggio alla Mecca 4) preghiera quotidiana. Il Ramadan celebra il momento in cui Allah rivelò a Maometto i primi versi del Corano attraverso l’arcangelo Gabriele. Oltre che dal cibo, durante il giorno i musulmani devono astenersi anche da altri comportamenti considerati impuri, come il tabacco o i rapporti sessuali. Prima dell’alba si consuma un pasto frugale detto suhur, mentre dopo il tramonto si rompe il digiuno (iftar) e si prega, recitando anche la tarawih, una preghiera che viene celebrata solo in occasione del Ramadan

     

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