lunedì 24  luglio ’17

    XVI settimana del tempo ordinario

     

    nell’immagine una fotografia di Annalisa Fioretti – fotografa e giornalista (dal libro OLTRE – viaggio al contrario tra polvere e sorrisi)

     

    Proverbio del giorno

    Un anziano che muore è una biblioteca che brucia.

     

    Iniziamo la giornata Pregando

    Rivelaci, o Padre, il mistero della preghiera filiale di Cristo, nostro fratello e salvatore e donaci il tuo Spirito, perché invocandoti con fiducia e perseveranza, come egli ci ha insegnato, cresciamo nell’ esperienza del tuo amore. Per il nostro Signore…Amen

     

    Cristina di Bolsena, Martire.

    Nella cittadina laziale – di cui è patrona – fin dal IV secolo si è sviluppato un cimitero sotterraneo intorno al sepolcro di una martire Cristina. Il racconto della Passio narra di un’undicenne che il padre fece rinchiudere in una torre per costringerla ad abiurare la fede. Alla morte del padre le autorità si accanirono ancora di più su di lei, mettendola a morte

     

    La Parola di Dio del giorno (Mt 12,38-42)

    In quel tempo, alcuni scribi e farisei interrogarono Gesù: «Maestro, vorremmo che tu ci facessi vedere un segno». Ed egli rispose: «Una generazione perversa e adultera pretende un segno! Ma nessun segno le sarà dato, se non il segno di Giona profeta. Come infatti Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell’uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra. Quelli di Nìnive si alzeranno a giudicare questa generazione e la condanneranno, perché essi si convertirono alla predicazione di Giona. Ecco, ora qui c’è più di Giona! La regina del sud si leverà a giudicare questa generazione e la condannerà, perché essa venne dall’estremità della terra per ascoltare la sapienza di Salomone; ecco, ora qui c’è più di Salomone!». 

     

    Riflessione del giorno (Card. Ravasi)

    Dopo il bacio – dall’ombra agli olmi /sulla strada uscivamo / per ritornare: / sorridevamo al domani / come bimbi tranquilli, / le nostre mani congiunte / componevano una tenace conchiglia / che custodiva la pace. Stiamo sempre più perdendo una virtù delicata e fragile, eppure affascinante come certi fiori, che un solo colpo di vento o il tocco brusco di una mano sgualciscono e infrangono. Parliamo della tenerezza, fatta di affetto, di finezza, di dolcezza, di intensità. Essa è subito ferita dalla brutalità, dalla volgarità, dalla sbrigatività. Soprattutto in amore, l’eros cede il passo al sexy, la fantasia alla frenesia, le coccole alla brama, il desiderio alla voglia, l’attesa all’avidità. È per evitare questa caduta umiliante che abbiamo ripreso i versi di una poetessa che è approdata a una fine tragica forse proprio perché non ha trovato la pienezza di quel sentimento che pure aveva provato. La poesia sopra citata, intitolata L’allodola, è di Antonia Pozzi, milanese, che si è lasciata morire a soli 26 anni. Come ogni vero testo poetico, non ha bisogno di commento; deve solo cantare nel cuore di chi lo legge, con la freschezza di quella virtù che stiamo celebrando, la tenerezza. Una tenerezza che è tutta in quel simbolo universale ed eterno delle mani intrecciate dei due innamorati, «una tenace conchiglia» al cui interno c’è una perla di inestimabile valore, la pace. Altro che una collana o gemme preziose: la serenità e l’intimità gioiosa sono gioielli che non hanno prezzo.

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo perché il Signore ci custodisca dal male e ci liberi dalle tentazioni

     

    Don’t forget!  

    Accadde oggi: Nel 1943 inizia l’operazione Gomorrah: aeroplani canadesi e britannici bombardano Amburgo. Alla fine dell’operazione, in novembre, 9.000 tonnellate di esplosivi avranno ucciso più di 30.000 persone e distrutto 280.000 edifici.

    Nel 1949 Fausto Coppi vince il Tour De France precedendo in classifica Gino Bartali. È il primo ciclista a fare l’accoppiata Giro-Tour nello stesso anno.

    Nel 2010, a Duisburg durante la Loveparade muoiono 19 persone a seguito di una gigantesca calca all’uscita di un tunnel lungo 200 m e largo 30 m sulla Karl Lehr Strasse, unica via d’accesso alla manifestazione. Sarà l’ultima edizione.

     

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