mercoledì 16 agosto ’17

    XIX settimana del tempo ordinario

     

    nell’immagine un quadro di Jozef Israels

     

    Proverbio del giorno

    «Inizio della saggezza è chiamare le cose con i loro nomi propri (Cina)»

     

    Iniziamo la Giornata Pregando (preghiera a Maria)

    Vergine Madre stella del mattino, guida del nostro cammino: ispiraci l’arte di guardare il cielo e di orientare i nostri passi verso Dio. Sommo della perfezione umana, sei stata in tutto “Altissima”, Maria: fedele alla terra, in cui sei vissuta; fedele al cielo, centro della tua anima. Colma della grazia di Dio, tu la facevi trasparire in effusione d’amore al servizio degli altri. Fa’ che la nostra vita nel mondo, e quella di tutta la Chiesa, sia riflesso della tua. Amen. 

     

    Rocco

    In pellegrinaggio a Roma dopo aver donato i suoi beni ai poveri, si dedicò all’assistenza dei malati di peste e fece guarigioni miracolose. Arrestato perché sospettato di spionaggio, sarebbe morto in prigione. Invocato nelle campagne contro le malattie del bestiame e le catastrofi naturali, il suo culto si diffuse un po’ ovunque, legato in particolare al suo ruolo di protettore contro la peste

     

    Ascoltiamo la Parola di Dio (Mt 18,15-20)

    Gesù disse ai suoi discepoli: «Se il tuo fratello commette una colpa, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ti ascolterà, prendi con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà neppure costoro, dillo all’assemblea; e se non ascolterà neanche l’assemblea, sia per te come un pagano e un pubblicano. In verità vi dico: tutto quello che legherete sopra la terra sarà legato anche in cielo e tutto quello che scioglierete sopra la terra sarà sciolto anche in cielo. In verità vi dico ancora: se due di voi sopra la terra si accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli ve la concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro». 

     

    Riflessione del Giorno (Storia di una fede)

    Il vero nome di Joseph Fadelle è Mohammed al-Sayyid al-Moussaoui, nato nel 1964 in una delle più grandi famiglie dell’aristocrazia sciita d’Iraq, discendente dall’imam Ali, cugino del Profeta. Ignora tutto del cristianesimo fino al primo incontro con un cristiano, Massoud, che da principio guardava in cagnesco, comincia a poco a poco a intrigarlo. Come lo intrigherà uno dei suoi libri, intitolato I miracoli di Gesù, che lesse un giorno in cui l’altro era assente, lasciandosi trasportare dal fascino di questo personaggio che non conosceva e che gli procurava «una gioia benefica». Dal libro, Mohammed passa alla Bibbia, ma non senza aver riletto il Corano, come gli aveva chiesto di fare Massoud. «Fu come una violenta deflagrazione …» Poco a poco la sua fede nell’Islam si affievolisce. Perde i suoi punti di riferimento – religione, identità, rango sociale, famiglia – ma non la sua fede in Dio. Il Signore gli si rivela allora in modo misterioso, in un sogno che gli procura una felicità nuova: accadde in me qualcosa di straordinario, fu come una deflagrazione violenta che spazza via ogni cosa – accompagnata a una sensazione di benessere e di calore. Ci sarebbero ancora voluti molti anni, per trovare un prete che accettasse di battezzarlo e di dargli “il pane della vita”, cioè l’Eucaristia, il corpo di Cristo. E poi un giorno la famiglia di Mohammed, divenuto Joseph Fadelle dopo il battesimo, finì per sapere della conversione e fu l’inizio della persecuzione: imprigionato, bastonato, frustato, torturato dalla sua famiglia, dovette fuggire dopo un tentativo di assassinio da parte di suo zio e dei fratelli. Ancora oggi vive in esilio in Francia con la moglie, anche lei convertita, e i loro primi due figli. Joseph Fadelle è l’autore del pungente libro Le Prix à payer.

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per tutti i figli e i discepoli di don Bosco e per chi si ispira alla sua opera.

     

    Don’t forget! 16-08-1815/ 16-08-2017: 202 ANNI DALLA NASCITA DI DON BOSCO

    Don Bosco è –insieme alla Madonna, a S. Giuseppe e S. Vincenzo de’ Paoli- uno dei Santi patroni del Patronato. Non è un caso che la prima chiesa di Bergamo dedicata al Santo della gioventù sia stata proprio quella del Patronato. Proseguendo questa ininterrotta storia di vicinanza e collaborazione, la scuola professionale AFP ha deciso di entrare a far parte del sistema delle scuole salesiane, pur mantenendo la sua autonomia. 

     

     

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