mercoledì 26 settembre ’18

    XXV Settimana del tempo ordinario

     

    nell’immagine un dipinto di Pierre Bonnard

     

     

    Proverbio del giorno

    “Se gli uomini litigano, anche i cani si azzuffano”. (Giappone)

     

    Iniziamo la giornata pregando (preghiera degli armeni)

    Padre celeste, vero Dio, tu che hai mandato il tuo amato Figlio a cercare la pecora smarrita, ho peccato contro il cielo e alla tua presenza. Accoglimi come il figlio prodigo e restituiscimi la prima veste della quale mi sono spogliato per i peccati ed abbi pietà delle tue creature e di me così peccatore. Amen

     

    SS Cosma e Damiano Martiri

    Medici anàrgiri (gratuiti), secondo un’antica tradizione subirono il martirio a Ciro in Siria e il loro culto fu assai diffuso in tutta la Chiesa fin dal sec. IV. Il 26 settembre è la probabile data della dedicazione della basilica che a Roma porta il loro nome, edificata da Felice IV (525-530). Di loro si fa memoria nel Canone romano

     

    La Parola di Dio del giorno Luca 9,1-6

    Gesù chiamò a sé i Dodici e diede loro potere e autorità su tutti i demoni e di curare le malattie. E li mandò ad annunziare il regno di Dio e a guarire gli infermi. Disse loro: «Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né bisaccia, né pane, né denaro, né due tuniche per ciascuno. In qualunque casa entriate, là rimanete e di là poi riprendete il cammino. Quanto a coloro che non vi accolgono, nell’ uscire dalla loro città, scuotete la polvere dai vostri piedi, a testimonianza contro di essi». Allora partirono e giravano di villaggio in villaggio, annunziando la buona novella e operando guarigioni. 

     

    BREVE COMMENTO AL VANGELO

    Il nostro tempo, con l’umanità in movimento e in ricerca, esige un rinnovato impulso nell’attività missionaria della chiesa. Gli orizzonti e le possibilità della missione si allargano, e noi cristiani siamo sollecitati al coraggio apostolico, fondato sulla fiducia nello Spirito che è protagonista della missione!

     

    Riflessione Per Il Giorno (dal Blog di Luigi Accattoli)

    Il viaggio del Papa in Lituania: Collina delle croci. Angelus del 23 settembre 2. “Qui in Lituania c’è una collina delle croci, dove migliaia di persone, lungo i secoli, hanno piantato il segno della croce. Vi invito, mentre preghiamo l’Angelus, a chiedere a Maria che ci aiuti a piantare la croce del nostro servizio, della nostra dedizione lì dove hanno bisogno di noi, sulla collina dove abitano gli ultimi, dove si richiede la delicata attenzione agli esclusi, alle minoranze, per allontanare dai nostri ambienti e dalle nostre culture la possibilità di annientare l’altro, di emarginare, di continuare a scartare chi ci dà fastidio e disturba le nostre comodità. Gesù mette al centro un piccolo, lo mette alla medesima distanza da tutti, perché tutti ci sentiamo provocati a dare una risposta. Facendo memoria del “sì” di Maria, chiediamole che renda il nostro “sì” generoso e fecondo come il suo”.

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo perché impariamo a riflettere prima di parlare e sappiamo valutare le conseguenze dei nostri pensieri e parole.

     

     

    Don’t Forget! Il personaggio della Settimana Mons. Paul Hinder

     

    Lunedì 24 settembre alle ore 20,30 il PSV ha ospitato il vescovo svizzero Paul Hinder (nato in Canton Turgovia – CH nel 1942), dal 31-5-2011 Vicario Apostolico del sud-Arabia che ha giurisdizione sui cattolici residenti in Emirati Arabi Uniti, Oman e Yemen. Il Vicariato che conta 942.000 battezzati su 38.000.000 di ab. è, con 900.000 km2, tra le più grandi circoscrizioni ecclesiastiche al mondo per superficie. Il suo intervento si collocava all’interno del percorso annuale delle Acli “Molte fedi sotto lo stesso cielo” e consisteva in un’intervista a carico di Daniele Rocchetti sul tema del dialogo con la religione islamica così come è raccontato nel libro: “Un Vescovo in Arabia” la mia esperienza con l’Islam. Una presenza non facile visto che si tratta della terra sacra a ogni musulmano: qui Maometto fondò la religione ispirata dal Corano. Per la prima volta un vescovo cattolico racconta cosa significa vivere da cristiani nei Paesi governati dagli sceicchi dei petrodollari, dove la fede islamica avvolge ogni aspetto della vita e non esiste libertà religiosa, ma solo di culto (concetto peraltro spiegato esaustivamente da Hinder). 

     

    La testimonianza di Paul Hinder è stata preziosa perché ha raccontato in presa diretta le difficoltà, le speranze e le conquiste di quel dialogo tra cristiani e musulmani che resta una delle chiavi per la pace nel mondo. Alieno da faciloneria nel confronto interreligioso e realista nell’affrontare gli snodi della convivenza socio-religiosa che interpella anche l’Occidente, il Vicario Apostolico del sud-Arabia offre un esempio di quell’ottimismo della speranza proprio di chi vive la fede cristiana come ragione di vita. E per questo non ha né paura dell’altro né vergogna della propria tradizione. I circa 150 presenti hanno seguito con vivo interesse l’intervista e il PSV ringrazia le Acli per la scelta di tenere l’incontro da noi.

     

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