La scuola è ricominciata già da una decina di giorni. Il lavoro ha ripreso a pieno ritmo così come le incombenze quotidiane….Ma di tanto in tanto succede qualcosa di strano. Josè che ha sete e chiede un bicchiere di “agua”, Emanuele che domanda come mai da queste parti non si può viaggiare nel portabagagli delle auto con Marta e Lupe che rispondono in coro: “e non siamo mica in Bolivia!!”.

Sono bastati solo tre mesi per farci entrare la Bolivia, ma ancora di più il popolo boliviano, nel cuore e nella testa. Questa estate abbiamo vissuto una grande avventura, un desiderio coltivato da tempo e che nella realtà ha abbondantemente superato le nostre migliori aspettative.

All’arrivo a Santa Cruz de la Sierra lo scorso 30 maggio tutte le ansie e le preoccupazioni per un viaggio così impegnativo si sono sciolte all’istante, merito dei palloncini colorati che Maria e David hanno portato all’aeroporto per accoglierci, merito di una città così diversa dalle nostre, merito di una amicizia semplice e gratuita che è nata rapidamente.

Abbiamo trascorso quasi un mese a Santa Cruz, ospiti della Guarderia Divino Nino dove ogni giorno circa 120 bambini vengono accolti per l’intera giornata. Qui trovano un luogo sicuro dove crescere, una alimentazione corretta e bilanciata, la cura e l’amore indispensabile, dando la possibilità alle mamme, troppo spesso sole, di andare al lavoro con un po’ di serenità in più. La guarderia è un progetto dei missionari Salesiani ed è gestita da una coppia boliviana, David e Maria, che sono stati per noi fratello, sorella, mamma e papà!

A fine giugno lasciamo la pianura e iniziamo l’ascesa all’altipiano, ci aspetta Cochabamba!

La Ciudad De los Ninos diventa la nostra nuova casa in terra di Bolivia. Qui abbiamo condiviso giochi e lavoro con i ragazzi e le ragazze, con i volontari e i responsabili della cittadella. Un momento speciale di condivisione soprattutto per Lupe e Marta (le nostre figlie più grandi di 12 e 11 anni) che hanno incontrato loro coetanei  in un ambiente così diverso, sperimentando il linguaggio universale dell’amicizia.

Alla Ciudad abbiamo conosciuto suor Maria Augusta, una piccola suora brasiliana con un grande amore per i poveri. Con lei siamo entrati nelle case di persone anziane, sole e in condizioni di estrema povertà, che lei visita quotidianamente portando conforto materiale e spirituale. Una esperienza davvero intensa per tutta la nostra famiglia che ora ha tanti nuovi nonni e nonne boliviani!!

Ancora nuove avventure ci aspettano e così ripartiamo. Alcuni giorni li trascorriamo a Kami, un piccolo pueblo a 4000 metri di quota, dove P. Serafino e P. Michelangelo condividono la vita davvero dura dei minatori.

E infine direzione La Paz, la meravigliosa! Una città davvero incredibile, dove veniamo accolti dai missionari laici della Comunità Papa Giovanni XXIII. Qui trascorriamo il nostro ultimo mese in Bolivia, accanto ai bambini di El Alto dove c’è una mensa popolare e un asilo e accompagnando i ragazzi con problemi di tossicodipendenza nel loro percorso di riabilitazione.

Tre mesi sono volati e al momento di dover ripartire ci siamo detti: “restiamo ancora???”….purtroppo no, ma magari torneremo!!