Riflessione del giorno

giovedì 25 giugno ’15

By Patronato S. Vincenzo

June 24, 2015

 

Iniziamo la giornata pregando

In Gesù abbiamo ogni cosa…ed egli è tutto per noi. Se desideri medicare le tue ferite, egli è medico. Se sei travagliato dall’arsura della febbre, egli è fonte. Se ti trovi oppresso dall’iniquità, egli è giustizia. Se hai bisogno di aiuto, egli è potenza. Se hai paura della morte, egli è la vita. Se brami il paradiso, egli è la via. Se fuggi le tenebre, egli è la luce. Se cerchi il cibo, egli è nutrimento.PATER-AVE-GLORIA

Parola di Dio del giorno (Mt 7,15-20)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. In quel giorno molti mi diranno: “Signore, Signore, non abbiamo forse profetato nel tuo nome? E nel tuo nome non abbiamo forse scacciato demòni? E nel tuo nome non abbiamo forse compiuto molti prodigi?”. Ma allora io dichiarerò loro: “Non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me, voi che operate l’iniquità!”. Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».

Il quadro della settimana – 81 quadro della serie “ i 1000 quadri più belli del mondo”

 

La “Caccia notturna” è forse l’ultima opera di Paolo Uccello (1397 – 1475) e si colloca già nella seconda metà del ‘400, quando dall’esperienza del Gotico internazionale si passa a nuove ricerche prospettiche.  La tavola ha un fascino particolare per il notturno, raro nell’ambito della pittura del periodo. Ma sono l’impostazione prospettica e la gamma delle tinte, che la rendono particolarmente interessante. Ci troviamo di notte in una foresta dove l’oscurità è illuminata dal rosso di panneggi e dal chiaro delle figure umane e dei cani: siamo in piena battuta di caccia e la scena è concitata. Eppure la scena rimane ordinatissima, costruita con ritmo e simmetria, in alcuni punti quasi ferma: in effetti, le figure rosse a cavallo, soprattutto a destra nel dipinto, risultano  statiche, come bloccate nei gesti. Ma è la prospettiva a ricreare il movimento dandoci da un lato l’dea che le figure si affollino verso il centro del quadro, e dall’altro dilatando lo spazio dello sfondo.

Gli alberi infatti, sono disposti in filari così da risultare ordinatamente alternati, mentre la dimensione ben calcolata delle figure dal primo piano a quelle dietro, guida lo sguardo fino in fondo alla scena. Così pure, le macchie di colore distribuite sul tappeto verdescuro del sottobosco creano una sorta di alternanza di chiaro e di rosso invitandoci a seguire la direzione dei cacciatori. Ma sono i cani, nel loro volgersi ora a destra ora a sinistra, a individuare una prospettiva frantumata in differenti punti di fuga, come diagonali che s’intersecano a creare l’illusione del movimento e a condurci là, nel folto e nell’ombra, dove si nasconde la preda. Un’immagine costruita con minuziosa precisione, in una profondità prospettica che la suggestione del buio sembra dilatare all’infinito e a cui i colori – in particolare il rosso sullo sfondo scuro – conferiscono eleganza insieme a un tono quasi fiabesco di mistero.

Il santo del giorno – S. DOMENICO HENARES E FRANCESCO DO MINH CHIEU VESCOVO E LAICO.

Francesco Do Minh Chieu, nato da famiglia cristiana in Vietnam, era catechista e collaboratore del vescovo Domenico Henares O.R, quando nel 1838, scoppiò la persecuzione anticristiana. I persecutori stendevano sulle strade dei crocifissi e riconoscevano i cristiani dal fatto che essi non solo evitavano di calpestare la croce, ma la veneravano. Francesco, attraversando una di queste strade, si affrettò a togliere tutti i crocifissi perché non venissero calpestati e li strinse al petto con venerazione. Fu percosso, arrestato e condannato alla decapitazione “per aver rifiutato di calpestare la croce”.

Intenzione del giorno

Preghiamo per i giovani sposi, perché fondino la loro unione sulla grazia del sacramento ricevuto e sulla ricerca di una comunione perfetta nello spirito e nel corpo.

Don’t Forget! Siti Unesco in Lombardia – Villaggio operaio Crespi d’Adda

 

Crespi d’Adda è nella Lista del Patrimonio Mondiale Protetto dal 1995 come “Esempio di villaggio operaio, più completo e meglio conservato del Sud Europa”. L’insediamento fu fondato nel 1878 da Cristoforo Crespi, imprenditore tessile di Busto Arsizio. I lavori di costruzione affidati all’arch. Ernesto Pirovano e all’ing. Pietro Brunati.