7. parola “AUTONOMIA”
Autonomia: è parola di origine greca (αὐτονομία) che letteralmente significa essere legge / regola (nomòs) di sé stesso (autòs). Essere autonomi perciò significa la capacità di auto-regolarsi, di stabilire regole per sé e di mantenerle, di essere padroni di sé cioè “liberi” da condizionamenti esterni per poter vivere la vita così come si desidera.
Questa definizione è logica e condivisibile, ma solo in teoria, perché nella pratica le cose sono più complicate. Oggi infatti la gente è gelosa della sua autonomia e difende con le unghie la sua libertà, il che va bene. Ma se si analizza questo fenomeno più a fondo si scoprono risvolti interessanti: la maggior parte delle persone è convinta che la libertà sia un diritto e che tocchi agli altri (famiglia e società) di garantirglielo.
Pochi sembrano aver compreso che la libertà è anzitutto un dovere, anzi è il dovere per eccellenza da compiere ogni giorno da parte di chi non vuole ritrovarsi schiavo di qualcosa o qualcuno. Cosa significa “il dovere della libertà e la conquista dell’autonomia”? Come si educa a diventare autonomi e liberi? Per capirlo ci facciamo aiutare dal Vangelo:
1) Gv 8,31: “Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi”. Gesù stabilisce una –per noi- insolita relazione tra verità e libertà che fa capire come nessun diritto possa garantire la libertà (quella vera!) a chi ha deciso di vivere nella menzogna e nella mancanza di autenticità; a chi cioè non è libero dentro di sé. Dunque il primo passo, decisivo a livello educativo, è creare persone autentiche, leali, sincere che sappiano distinguere il vero dal falso, il bene dal male e abbiano deciso di scegliere ciò che è vero e buono e di respingere ciò che è falso e cattivo. È questa la prima fondamentale forma di libertà, il primo decisivo passo verso l’autonomia.
2) Ma il dovere della libertà è un percorso difficile e dura un’intera vita: il popolo di Israele per uscire dalla schiavitù dell’Egitto e raggiungere la libertà ci ha tenuto 40 anni e ha attraversato il deserto! È un cammino difficile, ma sicuro perché, come dice il salmo 90: “Dio darà ordine ai suoi angeli di custodirti in tutti i tuoi passi. Sulle loro mani ti porteranno perché non inciampi nella pietra il tuo piede”. In altre parole il primo garante della tua libertà non sei tu, ma Dio. Ce lo ricorda S. Paolo: “Cristo ci ha liberati perché restassimo liberi; state dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù”. La libertà è dono di Dio e perciò è un dovere, il principale dovere.
3) Per formare ragazzi autonomi (liberi) e autentici (veri) occorre che genitori, insegnanti, preti…rinuncino agli atteggiamenti troppo protettivi; non si facciano prendere dalla paura che mina l’autorevolezza e crea ragazzi fragili e aggressivi; li aiutino a scoprire il gusto della verità, lealtà e coraggio e ne diano l’esempio; dimostrino loro stima e fiducia chiedendo molto e dando tutto con generosità. “I vostri figli non sono figli vostri…sono figli e figlie della Vita. Nascono per mezzo di voi, ma non da voi. Dimorano con voi, ma non vi appartengono. Potete dare una casa al loro corpo, ma non alla loro anima, perché la loro anima abita la casa dell’avvenire che voi non potete visitare nemmeno nei vostri sogni. Potete sforzarvi di tenere il loro passo, ma non pretendere di renderli simili a voi, perché la vita non torna indietro, né può fermarsi a ieri. Voi siete l’arco dal quale, come frecce vive, i vostri figli sono lanciati in avanti. L’Arciere mira al bersaglio sul sentiero dell’infinito e vi tiene tesi con tutto il suo vigore affinché le sue frecce possano andare veloci e lontane. Lasciatevi tendere con gioia nelle mani dell’Arciere, poiché egli ama in egual misura e le frecce che volano e l’arco che rimane saldo. Kahlil Gibran.