XXVI Settimana T. Ordinario
Aforisma dalla lettera ai Filippesi
Egli, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l’essere come Dio, ma svuotò sé stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini.
Preghiera colletta
O Padre, sempre pronto ad accogliere pubblicani e peccatori appena si dispongono a pentirsi di cuore, tu prometti vita e salvezza a ogni uomo che desiste dall’ingiustizia: il tuo Spirito ci renda docili alla tua parola e ci doni gli stessi sentimenti che sono in Cristo Gesù. Egli è Dio e vive e regna con Te nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen
Parola di Dio del giorno
Ezechiele 18,25-28; Salmo 24; Filemone 2,1-11; Matteo 21,28-32
Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: Figlio, oggi va’ a lavorare nella vigna. Ed egli rispose: Non ne ho voglia. Ma poi si pentì e vi andò.
Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: Sì, signore. Ma non vi andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Risposero: «Il primo». E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio.
Giovanni infatti venne a voi sulla via della giustizia, e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete nemmeno pentiti così da credergli».
Riflessione di don Luigi Epicoco
Gesù ha un modo efficace di coinvolgere gli ascoltatori attraverso il racconto delle parabole. L’errore che facciamo è quello di pensare di essere solo degli spettatori che guardano la storia pronti a cavarne fuori una morale. La verità però è un’altra: la parabola in realtà non solo parla a noi, ma parla di noi. Noi siamo i personaggi di quel racconto.
In noi ci sono vari aspetti che Gesù mette in scena tirando in atto figure apparentemente diverse e contrastanti fra di loro, ma non è forse vero che tutti noi siamo abitati da atteggiamenti contrastanti? Proprio come il racconto della breve parabola di oggi. Il racconto è semplice: il secondo figlio dice di no, si ribella al Padre, ma a un certo punto accade dentro di lui un cambiamento, un pentimento che gli cambia prospettiva e scelte. Il primo, invece, risponde subito di sì.
Egli sembra voler compiacere il padre, ma in fondo al cuore non ha nessuna voglia nemmeno lui di andare a lavorare nella vigna. Infatti alla fine, pur avendo detto di sì, non ci va. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre? Domanda Gesù. Ovviamente tutti rispondono: il secondo.
Ma Gesù non si accontenta della risposta esatta, svela invece le carte: “In verità vi dico: I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio”. Essere religiosi può essere solo un’apparenza per compiacere Dio, ma ciò che conta è ciò che scegliamo nel nostro cuore al di là dell’apparenza.
Intenzione di preghiera
Oggi inizia il mese delle Missioni e del S. Rosario: preghiamo per i missionari che portano nel mondo la gioia del Vangelo con la recita quotidiana del s. Rosario.
Santo del giorno
Don’t Forget! Accadde il 1- ottobre…
1684 – muore il drammaturgo francese Pierre Corneille
1800 – La Spagna, con il trattato di San Ildefonso, cede la Louisiana alla Francia.
1906 – Nasce la Confederazione Generale del Lavoro (CGL)
1938 – In base agli Accordi di Monaco, la Germania dà inizio all’occupazione della regione cecoslovacca dei Sudeti.
1946 – I principali esponenti del Nazismo vengono condannati al Processo di Norimberga.
1979 – Gli Stati Uniti restituiscono la sovranità sul Canale omonimo a Panama.