Riflessione del giorno

domenica 10 gennaio ’20

By Patronato S. Vincenzo

January 09, 2021

 

 

 

Proverbio

Quando incontri un uomo troppo stanco per offrirti il suo sorriso, lasciagli il tuo.

 

Iniziamo la Giornata Pregando (Orazione colletta)

Padre d’immensa gloria, tu hai consacrato con potenza di Spirito Santo il tuo Verbo fatto uomo, e lo hai stabilito luce del mondo e alleanza di pace per tutti i popoli: concedi a noi che oggi celebriamo il mistero del suo battesimo nel Giordano, di vivere come fedeli imitatori del tuo Figlio prediletto, in cui il tuo amore si compiace. Egli è Dio, e vive e regna con te e con lo Spirito Santo nei secoli. Amen

 

 

Riflessione Per Il Giorno (J. Ratzinger: Commento al Vangelo)

L’attività pubblica di Gesù ha inizio qui. L’evangelista Luca “ci dice che a quel tempo Gesù aveva circa 30 anni, aveva cioè raggiunto l’età che lo autorizzava a un’attività pubblica”. Egli è l’uomo giusto, cioè capace di accettare pienamente la volontà divina. Solo dopo la resurrezione “divenne chiaro per i cristiani cosa era accaduto: Gesù si era preso sulle spalle il peso della colpa dell’intera umanità…anticipa la croce. Il battesimo è l’accettazione della morte per i peccati dell’umanità, e la voce dal cielo “Questi è il mio figlio prediletto” (Mc 3,17) è il rimando anticipato alla risurrezione. Così si comprende il motivo per cui nei discorsi propri di Gesù la parola “battesimo” designa la sua morte”. Risulta così comprensibile il motivo per cui per l’Oriente l’Epifania sia la festa del battesimo e perché l’icona corrispondente “riproduce l’acqua come un sepolcro liquido, dalla forma di cavità oscura”. Così infine Giovanni mette in bocca al Battista l’affermazione: “Ecco l’agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo!” (Gv 1,29) e lo toglie nel Battesimo.

 

Intenzione del giorno

Perché non ci stanchiamo di interrogarci sulle realtà fondamentali della vita e di rendere grazie.

 

Santo del giorno S. GREGORIO DI NISSA. (335-395)

A Nissa in Cappadocia, nell’odierna Turchia, Gregorio, vescovo, fratello di S. Basilio Magno illustre per vita e per dottrina, a motivo della retta fede da lui professata fu scacciato dalla città dall’imperatore ariano Valente.