III Settimana di Quaresima
Aforisma Efesini 2,4
Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amato, da morti che eravamo per le colpe, ci ha fatto rivivere con Cristo: per grazia siete salvati.
Preghiera
O Dio buono e fedele, che mai ti stanchi di richiamare gli erranti a vera conversione e nel tuo Figlio innalzato sulla croce ci guarisci dai morsi del maligno, donaci la ricchezza della tua grazia, perché rinnovati nello spirito possiamo corrispondere al tuo eterno e sconfinato amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo tuo Figlio che è Dio e vive e regna con Te nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen
Parola di Dio della 4Domenica di quaresima
2 Cronache 36,14-16.19-23; Salmo 136; Efesini 2,4-10; Giovanni 3,14-21
In quel tempo, Gesù disse a Nicodemo: «Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna. Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.
Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio. E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie.
Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».
Riflessione
Tutto il Nuovo Testamento si interessa alla dottrina centrale della redenzione. Il ritorno di ogni uomo e di ogni cosa alla santità, presso il Padre, si compie attraverso la vita, la morte e la risurrezione di Cristo. Il Vangelo di Giovanni pone l’accento in particolare sull’incarnazione. Gesù è stato mandato dal Padre.
È venuto in un mondo decaduto e ha portato luce e vita nuova. Attraverso la sua passione e la sua risurrezione, egli restituisce ogni cosa al Padre e rivela la piena realtà della sua identità di Verbo fatto carne. Per mezzo di lui tutto è riportato alla luce. Tutta la nostra vita nella Chiesa è il compimento della nostra risposta a Cristo.
L’insegnamento del Nuovo Testamento – e ne vediamo un esempio nella lettura di oggi – è assai preciso. La redenzione è stata realizzata tramite Gesù Cristo, ma per noi deve essere ancora realizzata. Noi possiamo infatti rifiutare la luce e scegliere le tenebre. Nel battesimo Cristo ci avvolge: noi siamo, per così dire, “incorporati” in lui ed entriamo così in unione con tutti i battezzati nel Corpo di Cristo.
Eppure la nostra risposta di uomini, resa possibile dalla grazia di Dio, necessita del nostro consenso personale. Quando c’è anche tale accordo, ciò che facciamo è fatto in Cristo e ne porta il segno. Diventiamo allora suoi testimoni nel mondo.
Intenzione di preghiera
Preghiamo perché la Chiesa, fortificata dallo Spirito e unita alla morte e risurrezione di Cristo, offra a ogni uomo la speranza che l’amore è più forte della morte.
Don’t Forget! Santo del giorno
Avvenne il 10 marzo…
241 a.C. – Battaglia delle Egadi: la flotta romana distrugge la cartaginese, fine della 1.a guerra punica
1208 – Innocenzo III chiama a raccolta la cristianità per la Crociata contro gli albigesi (1209-1229)
1302 – Dante Alighieri viene esiliato da Firenze
1821 – Ad Alessandria scoppiano i moti piemontesi e viene issato per la prima volta il Tricolore
1987 – La Santa Sede condanna la pratica della surrogazione di maternità e l’inseminazione artificiale