XIX domenica T. Ordinario
Aforisma dalla lettera agli Efesini
“Fatevi dunque imitatori di Dio e camminate nella carità, nel modo in cui anche Cristo ci ha amato e ha dato sé stesso per noi”.
Preghiera Colletta
Guida, o Padre, la tua Chiesa pellegrina nel mondo, sostienila con la forza del cibo che non perisce, perché perseverando nella fede di Cristo giunga a contemplare la luce del tuo volto. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
Parola di Dio XIX domenica Tempo Ordinario anno “B”
1 Re 19,4-8; Salmo 33; Efesini 4,30-5,2; Giovanni 6,41-51
In quel tempo, i Giudei si misero a mormorare contro Gesù perché aveva detto: «Io sono il pane disceso dal cielo». E dicevano: «Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui non conosciamo il padre e la madre? Come dunque può dire: “Sono disceso dal cielo”?».
Gesù rispose loro: «Non mormorate tra voi. Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: “E tutti saranno istruiti da Dio”. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me.
Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna. Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
Riflessione commento alle letture
Nella 1.a lettura di oggi, incompreso dalle folle, perseguitato dal potere, assediato dall’angoscia e provato da Dio, al limite delle forze, Elia grida verso il cielo la sua disperazione: “Ora basta, Signore! prendi la mia vita perché non sono migliore dei miei padri” Ma proprio nel momento in cui tocca il fondo della sua miserabile condizione, si spalancano davanti a lui possibilità nuove: si rialza e, dopo aver mangiato il cibo che non lui, ma Dio gli ha procurato, è in grado di camminare senza sosta, per quaranta giorni e notti, verso la meta finale, verso la salvezza.
A questo punto forse capiamo il perché del rimprovero che Gesù rivolge a gente per cui la possibilità di mangiare tutti i giorni era un miraggio: è per capire a loro e a noi che c’è nell’uomo una fame radicale e profonda che nessun cibo è in grado di saziare; che abbiamo bisogno un pane che nessuno può procurarsi da sé, ma può solo essere ricevuto in dono dalle mani di Dio; che questo dono divino in grado di colmare la nostra insaziabile fame è una persona, è Lui stesso.
Che le parole pronunciate da Gesù nella sinagoga siano dure da capire ma vere, lo conferma il fatto che da duemila anni a questa parte l’opinione pubblica le accolga con scetticismo e incredulità: l’opinione pubblica infatti è in grado di digerire e assimilare tutte le parole del mondo, meno quelle vere e soprattutto quelle eterne.
Intenzione di preghiera settimanale
Questa settimana pregheremo per il Sud Sudan dove nel 2018 è stato raggiunto l’accordo di pace, ma che affronta una delle crisi umanitarie più gravi al mondo, con 9 milioni di persone cioè il 75% della popolazione che necessitano di assistenza umanitaria. Tra questi quasi 5 milioni di bambini.
Don’t Forget! Santo del giorno
Avvenne l’11 agosto…
480 a.C. – I persiani di Serse sconfiggono gli spartani di Leonida nella battaglia delle Termopili.
1919 – Viene adottata la costituzione della Repubblica di Weimar.
1948 – Si aprono i Giochi olimpici di Londra.
1999 – Eclissi solare totale visibile in Europa e in Asia.
2003 – La NATO prende il comando della forza di peacekeeping in Afghanistan, che diviene la prima grande operazione al di fuori dell’Europa nei suoi 54 anni di storia