Symphony No.41 in C major, K.551 “Jupiter”
W. Mozart
nella fotografia … 11 settembre ’01
Iniziamo la Giornata Pregando (Colletta)
O Dio, che per la preghiera del tuo servo Mosè non abbandonasti il popolo ostinato nel rifiuto del tuo amore, concedi alla tua Chiesa per i meriti del tuo Figlio, che intercede sempre per noi, di far festa insieme agli angeli anche per un solo peccatore che si converte. Egli è Dio…
Ascoltiamo la Parola di Dio del giorno Lc 15,1-32
Riflessione Per Il Giorno (commento al Vangelo di P. Francesco)
Papa Francesco ha dato un nuovo nome al figliol prodigo: il giovane furbo. Il Papa spiega che questo giovane “ha voluto scrivere da solo la propria vita” prendendo letteralmente “a calci le regole della disciplina paterna”. Così questo giovane furbo, ha continuato il Pontefice “se l’è spassata per bene” fino a quando anche per lui, nonostante fosse figlio del padrone, “ha conosciuto quello che mai aveva conosciuto prima: la fame”. È in questo momento che interviene la misericordia di Dio che, al posto di chiudergli definitivamente le porte, le spalanca: “Dio è molto buono – ha detto il Santo Padre– Dio approfitta dei nostri fallimenti per parlarci al cuore”. “Dio non ha detto a questo giovane: ‘Sei un fallito, guarda cosa hai combinato!” Ma è intervenuto facendolo ritornare sui suoi passi, tanto che il Vangelo dice che il giovane “è rientrato in sé”: si è chiesto “Cosa me ne faccio di questa vita? La baldoria non mi è servita a nulla”. Tuttavia la sorpresa più grande non è la conversione del giovane, non è il ritornare sui suoi passi ma lo scoprire che “il padre lo stava aspettando da anni” Così “questo grande peccatore, questo grande sperperatore di tutto il guadagno di suo padre – ha concluso Papa Francesco – ha incontrato qualcosa che non aveva mai conosciuto: l’abbraccio di misericordia”.
Intenzione Per Il Giorno
Preghiamo per le vittime della violenza in ogni parte del mondo e perché scompaia il terrorismo come metodo di lotta e rivendicazione
Don’t Forget!
FRANCESCO GIOVANNI BONIFACIO SACERDOTE E MARTIRE Nato a Pirano (Istria) nel 1912, da famiglia umile e profondamente cristiana, 2° di sette figli, ricevette l’ordinazione nel 1936 a Trieste. Si fece subito amare, promuovendo attività, visitando famiglie, malati e donando tutto ai poveri, il che lo rese un prete scomodo per la propaganda antireligiosa Jugoslava. E’ la sera dell’11-09-1946: don Francesco è caricato in auto da due tizi, picchiato, spogliato, colpito con un sasso, finito a coltellate e gettato in una foiba. Da allora i suoi resti non sono stati più ritrovati.