nell’immagine La Resurrezione di Andrea Mantegna
Pasqua di Resurrezione di N. S. G. Cristo
Riflessione per Il giorno – don Davide Rota
L’ultima parola di Gesù in croce secondo il Vangelo di Giovanni è: “Tutto è compiuto”. Delle sette parole pronunciate dal crocifisso, è proprio questa che forse più di tutte le altre fa capire il significato che Gesù (e con lui Dio Padre) attribuisce alla propria morte: portare a compimento non solo la sua vita (di Gesù), ma anche la vita di ogni uomo e donna e la storia di tutta l’umanità. Per noi invece la morte, non solo se colpisce un giovane, ma nella stragrande maggioranza dei casi, è sentita come una sottrazione, un’ingiustizia! Nei giorni in cui stavo poco bene, mi sono stupito che non temevo tanto di morire, ma di andarmene lasciando le cose a metà senza completare il mio impegno di prete e la mia vita di uomo. Meditando su questa ultima parola di Cristo, ho capito però che egli l’ha detta non solo per sé, ma per tutti. “Tutto è compiuto” significa che a partire dalla sua morte non c’è intenzione, desiderio, proposito di bene che rimanga incompiuto; non c’è azione, sforzo, impegno che resti senza risultato. Il Signore porta a compimento nella sua vita, morte e risurrezione ciò che noi riusciamo solo ad abbozzare, a iniziare, magari a sviluppare, ma non a completare né da soli, né con gli altri, perché anche all’opera più bella e all’impresa più grande mancherà sempre qualcosa (non è ciò che stiamo vedendo in questa pandemia? Ora sono tutti eroi e angeli, ma non appena si allenterà la tensione voleranno gli stracci). Il senso della festa di Pasqua che oggi celebriamo è che nel Risorto il nostro povero mondo pieno di peccati, sofferenze e ingiustizie già sta vivendo in anticipo la pienezza finale “Noi… aspettiamo nuovi cieli e nuova terra nei quali abita la giustizia” (2 Pt 3:13). L’augurio ai bergamaschi duramente colpiti dall’epidemia, è che la fatica della Quaresima che non si è celebrata nelle chiese, ma vissuta in carne propria, ora lasci spazio alla gioia della Pasqua, nella certezza che Dio porterà a compimento ciò che noi abbiamo solo iniziato; nella speranza che Lui venuto al mondo per cercare chi si è perduto, restituirà i nostri morti a noi che li abbiamo amati.
Buona Pasqua Bergamo, Italia, Europa e mondo intero!
L’Intenzione del giorno
Preghiamo perché la gioia della Pasqua segni la ripartenza dopo i giorni della solitudine e del dolore.
Don’t forget! Santo del Giorno
ERMENEGILDO MARTIRE. Vissuto nel VI secolo, era figlio di Leovigildo, re di Spagna e seguace di Ario. Il matrimonio con una cattolica provocò tensioni a corte e il re esiliò Ermenegildo e la moglie a Siviglia. Qui, il giovane si convertì al cattolicesimo e tentò di sconfiggere il padre con l’aiuto di Bizantini e Svevi. Gettato in carcere, rifiutò la Comunione da un vescovo ariano e fu giustiziato.