Proverbio del Giorno Proverbio arabo
La natura della pioggia è sempre la stessa, eppure fa nascere spine nel pantano e fiori in un giardino.
Iniziamo la Giornata Pregando (S. Tommaso d’Aquino)
O Dio, che chiamasti alla fede i nostri padri e hai dato a noi la grazia di camminare alla luce del Vangelo, aprici all’ascolto del tuo Figlio, perché accettando nella nostra vita il mistero della croce, possiamo entrare nella gloria del tuo regno. Per il nostro Signore Gesù Cristo…
Ascoltiamo la Parola di Dio
Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo». All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo. Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti».
Riflessione Per Il Giorno (Commento)
La trasfigurazione si pone a un punto critico della vita e del cammino di Gesù e dei discepoli. Chiamati a seguire il Maestro, a vivere in comunione con lui, essi faticano a riconoscere il mistero della sua persona. Incertezza e incomprensione riaffiorano di continuo e diventano scandalo quando Gesù annuncia apertamente la sua passione (cf Mt 16,21-23). La prospettiva della morte violenta, del rifiuto e del fallimento risultano inconciliabili con le loro attese. Egli allora prende l’iniziativa ed offre a tre discepoli il privilegio di contemplare per un attimo la gloria della sua persona e lo sbocco del suo cammino. I segni di questa Pasqua anticipata (luce, nube, voce) sono caratteristici della manifestazione di Dio. Il Padre indica in Gesù il Figlio prediletto, disponibile al compimento della sua volontà (cfr Is 42,1), destinato al sacrificio e alla gloria; la nube è il segno dello Spirito che indica in Gesù il luogo della divina presenza. Importante è l’invito: «Ascoltatelo». Ascoltare significa accogliere Cristo, obbedire alla sua Parola, dunque seguirlo. La vita cristiana è un impegno alla sequela di Cristo sulla via della croce, per arrivare alla luce e alla gloria: «indicò agli apostoli che solo attraverso la passione possiamo giungere con lui al trionfo della risurrezione» (prefazio).
Intenzione del giorno
Preghiamo per i cercatori della verità: non si stanchino di cercarla e trovatala, le obbediscano
Don’t Forget!
Luigi Orione nacque in diocesi di Tortona nel 1872. Lavorò nei campi e a 13 anni entrò fra i Frati Minori, ma si ammalò: ristabilitosi, entrò nell’oratorio di don Bosco e l’esperienza non si cancellò più dal suo animo. Nel 1892 inaugurò il primo oratorio e, ordinato prete, ne riunì altri che formarono il nucleo della futura congregazione. Si impegnò in visite ai poveri e malati, diffusione della buona stampa, frequenti predicazioni, cura dei ragazzi. Fondò la “Piccola Opera della Divina Provvidenza” e aprì case in tutto il mondo. Conduceva vita penitente e povera. Morì nel 1940