Riflessione del giorno

domenica 12 settembre ’21

By patronatoADM

September 12, 2021

 

24 Domenica del tempo ordinario

 

Aforisma del giorno (biblico)

«Tutti cercano i propri interessi, ma non quelli di Gesù Cristo» (Fil 2, 21).

 

Preghiera del giorno

O Padre, conforto dei poveri e dei sofferenti, non abbandonarci nella nostra miseria: il tuo Spirito Santo ci aiuti a credere con il cuore, e a confessare con le opere che Gesù è il Cristo, per vivere secondo la sua parola e il suo esempio, certi di salvare la nostra vita solo quando avremo il coraggio di perderla.

Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio che è Dio e vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen.

 

Parola di Dio del giorno

LETTURE: Isaia 50,5-9a; Salmo 114; Giacomo 2,14-18; Marco 8,27-35

E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno. E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto, ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere.

Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini».

Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua.

Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà».

 

Riflessione del giorno (commento al Vangelo)

Vi è un modo di ragionare secondo Dio, e ve ne è uno secondo gli uomini. Il criterio per distinguerli è uno solo: la croce, sulla quale ogni giorno si deve morire un poco a sé stessi.

Per questo il rimprovero di Gesù a Pietro è seguito da un invito ad andare dietro a lui, come «veri» discepoli. Il vero discepolo deve, anche lui, prendere la sua croce; bisogna infatti perdere la propria vita per ritrovarla.

La croce di Cristo continua ancor oggi a essere per molti «follia» e «scandalo»: se infatti noi siamo disposti ad accettare Gesù come il Figlio di Dio, il Cristo del Calvario ci rimane un mistero. 

Eppure in tutto questo c’è una logica, anche se una logica dello Spirito e non della carne. Il Padre non ha avuto bisogno delle sofferenze di Gesù per punire lui al nostro posto.

Dio aveva bisogno della sua vita come amore sostitutivo in nostro nome. Il grande mistero è che il regno di Dio ha proseguito il suo cammino anche quando gli uomini, compresi tutti noi, hanno ucciso il Figlio di Dio. Né Gesù, né il Padre ci hanno voltato le spalle. 

Dal peccato più grande è scaturito il più grande amore.  Così siamo stati liberati con la morte di Gesù, sicché la morte e il fallimento non sono l’ultima parola, non sono un oscuro, fatale destino.

Dio ha dimostrato di poter fare scaturire la vita persino dalla morte. 

 

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Intenzione di preghiera per il giorno

Ieri si sono ricordati i 20 anni dalla tragedia delle torri gemelle a New York, da cui sono nate guerre e dolore a non finire: preghiamo perché cessi nel mondo il terrorismo omicida in nome di Dio.

 

Don’t Forget! Santo del giorno