Riflessione del giorno

domenica 15 agosto ’21

By Patronato S. Vincenzo

August 14, 2021

 

20. Settimana Tempo Ordinario – Assunzione della Beata Vergine Maria

 

Frasi dei Santi (Santa Caterina da Siena)

Il peccato non procede da altro, che amare quello che Dio odia, e odiare quello che Dio ama.

 

Preghiera colletta

O Dio, che volgendo lo sguardo all’umiltà della Vergine Maria l’hai innalzata alla sublime dignità di madre del tuo unico Figlio fatto uomo, e oggi l’hai coronata di gloria incomparabile, fa’ che, inseriti nel mistero di salvezza, anche noi possiamo per sua intercessione giungere fino a te nella gloria del cielo. Per il nostro Signore Gesù Cristo, Tuo Figlio che è Dio e vive e regna con Te nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

 

In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto». Allora Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre». Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

 

Riflessione Commento al Vangelo

Maria, nell’Assunzione, è la creatura che ha raggiunto la pienezza della salvezza, fino alla trasfigurazione del corpo; è la donna vestita di sole e coronata di dodici stelle; è la madre che ci aspetta e ci sollecita a camminare verso il regno di Dio. La Madre del Signore è l’immagine della Chiesa: luminosa garanzia che il suo destino di salvezza è assicurato perché come in lei, così in tutti noi lo Spirito del Risorto attuerà pienamente la sua missione; ella è già quello che noi saremo. A molti dà fastidio sentir parlare di «salvezza delle anime». Sembra che la vita con i colori, i sapori, i contorni che la rendono attraente debba sparire: sembra che il corpo non serva a nulla. Hanno ragione perché non è così. Maria, assunta in cielo, è garanzia che tutto l’uomo sarà salvato, che i corpi risorgeranno. Nell’Eucaristia, pane di immortalità, si ritrovano gli alimenti base dell’uomo, frutti della terra, della vite e del lavoro dell’uomo: è proprio l’Eucaristia la garanzia quotidiana che la salvezza raggiunge ogni uomo nella sua situazione concreta, per strapparlo alla morte, la nemica più terribile del progresso umano e cristiano dell’uomo.

 

Intenzione di Preghiera per il giorno

Perché l’assunzione di Maria al cielo non ci faccia perdere di vista la meta finale della nostra vita.

 

Don’t forget!

Come ogni anno, la mattina del 15 agosto sul monte Avaro in comune di Cusio Alta Val Brembana sarà celebrata la S. Messa presso la cappella voluta e fatta costruire da don Bepo affinché da lassù proteggesse non solo tutta la valle, ma anche il Patronato S. Vincenzo i cui ragazzi si trovavano nella casa di vacanze di S. Brigida. Da allora la bella abitudine si è ripetuta fino ad oggi. Don Dario della comunità di Sorisole -con i suoi ragazzi e collaboratori e con tutti quelli che vorranno- alle ore 10,00 celebrerà la S. Messa anche a ricordo di tutti i nostri defunti, da don Bepo, a don Fausto.

 

Santo del giorno – SAN STANISLAO KOSTKA Novizio gesuita

Stanislao, nato nel 1550, proveniva da nobile famiglia. A 13 anni venne mandato a studiare a Vienna, nella scuola dei gesuiti, che fu però requisita dall’ imperatore d’Austria. Stanislao, pur costretto in un alloggio precario, si mantenne devoto e diligentee nel corso di una grave malattia maturò il proposito di far parte dei Gesuiti. Così fuggì da Vienna alla volta di Dillingen. Nonostante la reazione del padre il giovane fu irremovibile. Andò a Roma per il noviziato. Morì il giorno dell’Assunta, a diciott’anni, nel 1568. Fu il primo beato della Compagnia.