Riflessione del giorno

domenica 15 gennaio ’17

By Patronato S. Vincenzo

January 14, 2017

 

 

Iniziamo la Giornata Pregando (Macario il grande)

O Padre, che in Cristo, agnello pasquale e luce delle genti, chiami tutti gli uomini a formare il popolo della nuova alleanza, conferma in noi la grazia del Battesimo con la forza del tuo Spirito, perché tutta la nostra vita proclami il lieto annunzio del Vangelo. Per il nostro Signore Gesù Cristo…

 

Ascoltiamo la Parola di Dio (Gv 1,29-34)

 

Riflessione Per Il Giorno (Commento al Vangelo)

L’uomo moderno, che si ritiene padrone del suo destino, pone e vive il problema della sua salvezza in modo nuovo: egli non appare più ai propri occhi come pellegrino che percorre la valle di lacrime di questo mondo, tutto teso verso la terra promessa dell’aldilà. Egli è sempre più un sedentario, che alla tenda ha sostituito la casa di pietra. Alla speranza teologale ha sostituito una speranza umana e terrena. Una nuova missione e una nuova azione danno un senso nuovo alla sua vita: quello della conquista graduale e inarrestabile del mondo. L’uomo non attende più la salvezza dall’esterno, ma se la costruisce con le sue stesse mani. Ma forse questo stesso uomo si accorge di avere avuto troppa fretta nel proclamare la sua autonomia e nel gridare che Dio non c’è, o è inutile. In realtà il mondo si presenta pieno di problemi insoluti: di alcuni la soluzione sembra lontana o addirittura impossibile, mentre sempre nuovi problemi insorgono, creati dallo stesso progresso, da scienza e tecnica. Il Vangelo di oggi con l’appello del Battista a guardare in Gesù l’agnello di Dio che toglie il peccato dei mondo, non solo la comunità primitiva, ma anche noi siamo chiamati ad esprimere la nostra fede in Cristo come unico liberatore e salvatore del mondo.

 

Intenzione del giorno

Preghiamo perché la Chiesa non si stanchi di annunciare a tutti gli uomini che Gesù è l’Agnello che toglie i peccati dal mondo e che in lui soltanto c’è la salvezza.

 

Don’t Forget!

VIATORE, VESCOVO DI BERGAMO è unanimemente ritenuto il successore del primo vescovo di Bergamo S. Narno. Il suo episcopato si svolse all’incirca dal 343 al 370; è quasi sicuro che partecipò al Concilio di Sardica (Sofia in Bulgaria) del 342-343 e che ne sottoscrisse i decreti. Della sua vita non si sa altro, ma il culto che gli è stato tributato è antico e certo. Viatore fu sepolto nella cripta della cattedrale di S. Alessandro.