Riflessione del giorno

domenica 18 luglio ’21

By patronatoADM

July 17, 2021

 

16 Settimana del tempo ordinario

 

Proverbio del giorno

Un vero pastore apre la strada, non la indica soltanto.

 

Preghiera del giorno

Dona ancora, o Padre, alla tua Chiesa, convocata per la Pasqua settimanale, di gustare nella parola e nel pane di vita la presenza del tuo Figlio, perché riconosciamo in lui il vero profeta e pastore, che ci guida alle sorgenti della gioia eterna.

Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio che è Dio e vive e regna con Te nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

 

La Parola di Dio del giorno

 

Riflessione del giorno (Commento al Vangelo)

È il pastore che fa il gregge. Senza il pastore si è anche senza il gregge. Oggi nel popolo di Dio ogni pecora cammina per sé stessa.

È segno che manca loro il pastore. A volte c’è il ministro della Parola, c’è l’amministratore dei sacramenti, ma manca il pastore.

Cosa fa sì che un ministro della Parola e un amministratore di sacramenti si trasformi in un vero pastore? Ce lo ha svelato Gesù.

È il suo dare la vita per le pecore. È il suo morire e vivere per il gregge che gli è stato affidato. Si può essere ministri della Parola, ma non pastori.

Si può anche essere amministratori di sacramenti, ma non pastori. Il pastore ha il cuore di Cristo che batte nel suo petto e lo Spirito Santo che lo colma di ogni sollecitudine per le pecore. Il pastore vive con lo stesso amore che ha il Padre per il suo gregge.

L’amore del Padre è così grande da non risparmiarsi in nulla. Per le sue pecore ha dato il suo Figlio Unigenito. Il vero pastore ha il cuore di Dio.

 

Intenzione di preghiera del giorno

Perché i pastori della Chiesa prendano a modello Gesù il buon pastore che dà la vita per il suo gregge.

 

Don’t forget! Il santo del giorno

Tornato a Roma fu di nuovo imprigionato col Papa nella mole Adriana. Dopo la liberazione, Bruno, desideroso di pace, voleva trascorrere nel chiostro benedettino gli ultimi anni della vita, ma fu eletto abate di Montecassino. Nel 1112 si ritirò a Segni e qui morì il 18 luglio 1123.