III Settimana del Tempo di Pasqua
EMMA DI SASSONIA
Vissuta verso l’anno 1000 andò sposa al conte Liutgero di Sassonia, che morì dopo pochi anni. Rimasta vedova ancora giovane, erede di un ricchissimo patrimonio, Emma donò tutte le sostanze ai poveri e alla Chiesa perché fossero investite in opere di carità, e si dedicò interamente al bene del prossimo fino alla morte, avvenuta nel 1040. Fu presto onorata con culto pubblico. Il suo corpo riposa nella cattedrale di Brema
La Parola di Dio del Giorno (Lc 24,35-48)
Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona apparve in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Stupiti e spaventati credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la grande gioia ancora non credevano ed erano stupefatti, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro. Poi disse: «Sono queste le parole che vi dicevo quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente all’intelligenza delle Scritture e disse: «Così sta scritto: il Cristo dovrà patire e risuscitare dai morti il terzo giorno e nel suo nome saranno predicati a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni.
Riflessione Per Il Giorno (Commento al vangelo)
Come è possibile essere oggi testimoni di un evento accaduto 2000 anni fa? La Risurrezione è un evento che non può essere chiuso e sepolto nel passato: dire che Cristo è risorto, significa infatti dire che Egli è vivo, che l’evento della sua resurrezione continua ad accadere oggi, a condizione che lo lasciamo accadere in noi; che permettiamo a Cristo di risorgere in noi, di continuare a lottare contro il male che c’è dentro e fuori di noi. A condizione che noi parliamo come Cristo, con franchezza e dolcezza. La franchezza nel testimone deriva dalla coscienza di verità del Vangelo: se si crede che solo nel Signore crocifisso e risorto c’è salvezza, allora non si può non dire con S. Paolo: “Io non mi vergogno del Vangelo”. Si deve essere sempre pronti a rendere ragione della speranza che è in noi, ma questo va fatto “con dolcezza”.
Preghiera del giorno
“O Padre, che nella gloriosa morte del tuo Figlio, vittima di espiazione per i nostri peccati, hai posto il fondamento della riconciliazione e della pace, apri il nostro cuore alla vera conversione e fa’ di noi i testimoni dell’umanità nuova, pacificata nel tuo amore. Per il nostro Signore…”.
Intenzione del giorno
Preghiamo per tutti i cresimandi perché testimonino con fedeltà il Signore Gesù.
Don’t forget! …Ricorda!
19/04/2008: muore don Tomaso Milesi, sacerdote del Patronato