I Settimana di Quaresima
Proverbio del giorno – proverbio africano
Quando a richiamare la capra nell’ovile sono in molti, questa finisce per restare fuori tutta la notte.
In quel tempo, lo Spirito sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano. Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
Riflessione per il giorno – Commento al Vangelo
Il racconto di Marco sulle tentazioni di Gesù è breve e abbagliante come un flash fotografico, ma se lo uniamo al precedente episodio del battesimo, si rivela ricchissimo di dettagli: il deserto, i 40 giorni, le fiere, gli angeli, il fiume, la colomba, la voce dall’alto, sono segni di vita, brandelli di storia, echi di eventi lontani che fanno andare il tempo a ritroso fino agli inizi dell’umanità e del mondo. Marco infatti nella figura di Gesù che vive nella solitudine tra le fiere del deserto, fa trasparire Adamo che viveva tra gli animali nella pace di una natura incontaminata; le acque del Giordano e la colomba evocano il diluvio e l’alleanza di Dio con l’umanità superstite; i 40 giorni di Gesù nel deserto, richiamano la fatica del popolo di Dio sostenuto dalla grazia divina nella marcia verso la terra promessa. E’ come se Marco volesse far ripercorrere a Gesù la storia dell’uomo e del mondo, dagli inizi fino al compimento che Gesù annuncia presente immergendosi col Battesimo nella nostra condizione umana e sottoponendosi alla prova e alla tentazione. Sospinto dallo Spirito (l’Amore di Dio) Gesù accetta di entrare per noi e con noi nei deserti delle vicende storiche per ripercorrerli passo passo; assume di volta in volta il volto di Adamo e Noè, di Mosè e Israele, di ogni uomo e donna del mondo; diventa il passato di tutti, il presente di ognuno; si fa storia universale e vita personale; sperimenta in se stesso ciò che l’uomo sogna di essere e ciò che è in realtà: eroe e canaglia, virtù e peccato, sogno e concretezza, luce e tenebra….In questo modo fra Dio e l’uomo si verifica il più incredibile degli scambi: l’Adamo peccatore introduce nel deserto delle tentazioni colui che è il cielo disceso sulla terra; getta tra le fiere dei peccati colui il cui volto è contemplato dagli angeli; la Luce increata sperimenta le nostre tenebre; alla somma Sapienza è consegnata la nostra ignoranza; l’Onnipotente sperimenta la nostra debolezza e il Forte la nostra sconfitta; sull’Innocente sono caricate le nostre colpe e alla Beatitudine facciamo dono dei nostri dolori e questo scambio redime tutto e tutti e rende possibile la salvezza.