21.a Settimana Tempo Ordinario
Proverbio del giorno
Basta poco per rimproverare un uomo, ma occorre molto tempo per dimenticare un rimprovero.
Preghiera del giorno
O Dio nostra salvezza, che in Cristo tua parola eterna ci dai la rivelazione piena del tuo amore, guida con la luce del tuo Spirito questa santa assemblea del tuo popolo, perché nessuna parola umana ci allontani da te unica fonte di verità e di vita. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen.
La Parola di Dio- XXI domenica del tempo ordinario anno b
Giosuè 24,1-2a.15-17.18b; Salmo 33; Efesini 5,21-32; Giovanni 6,60-6
SIGNORE, DA CHI ANDREMO? TU HAI PAROLE DI VITA ETERNA
Riflessione del giorno – Commento al Vangelo di Hermes Ronchi
Rispose Pietro: “Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna…” Tu solo. Non abbiamo nessun altro a cui affidare la nostra vita. “Tu solo hai parole di vita eterna”: Dio ha parole, il cielo non è vuoto e muto, e la sua parola è creativa, rotola via la pietra del sepolcro, vince il gelo, apre strade e nuvole e incontri, apre carezze e incendi. Tu solo hai parole di vita.
Parole che danno vita, la danno ad ogni parte di me. Danno vita al cuore, gli danno coraggio e orizzonti, ne sciolgono la durezza.
Danno vita alla mente perché la mente vive di libertà e di verità, e tu sei la verità che rende liberi.
Vita allo spirito, a questa parte divina deposta in noi, a questa porzione di cielo che ci compone.
Parole che danno vita anche al corpo perché in Lui siamo, viviamo e respiriamo; e le sue parole muovono le mani e le fanno generose e pronte, seminano occhi nuovi, luminosi e accoglienti.
Parole di vita eterna, che portano in dono l’eternità a tutto ciò che di più bello abbiamo nel cuore.
Che fanno viva, finalmente, la vita.
Intenzione di preghiera per il giorno
Per la nostra comunità: viva nella piena fiducia in Gesù che ci parla, ci interpella, ci nutre e ci ama.
Don’t Forget! Santo del giorno
S. MARIA REGINA. L’11 ottobre 1954, S. S. Pio XII istituì la festa della Regalità di Maria, da celebrarsi il 22 agosto, giorno ottavo dell’Assunzione, per sottolineare il legame della regalità di Maria con la sua glorificazione corporea. Con tale festa il Papa ha voluto sigillare il senso del popolo cristiano, che attribuì fin dagli inizi alla Vergine la dignità regale.
Il primo e più profondo motivo della dignità regale di Maria consiste nella sua maternità divina. Come Cristo è Signore e Re di tutta la creazione, così Maria partecipa alla dignità regale del suo Figlio. S. Giovanni Damasceno scrive: «Maria è veramente diventata la Signora di tutta la creazione, nel momento in cui divenne Madre del Creatore; e lo stesso Arcangelo Gabriele può dirsi l’araldo della dignità regale di Maria».