Riflessione del giorno

Domenica 26 giugno 2022

By patronatoADM

June 27, 2022

 

13. settimana tempo ordinario

 

Aforisma del giorno di S. paolo

Cristo ci ha liberati per la libertà! State saldi e non lasciatevi porre di nuovo il giogo della schiavitù.

 

Preghiera del giorno

O Dio, che ci chiami a celebrare i tuoi santi misteri, sostieni la nostra libertà con la forza e la dolcezza del tuo amore, perché non venga meno la nostra fedeltà a Cristo nel generoso servizio dei fratelli.

Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

 

Parola di dio del giorno

1 Re 19,16.19-21; Salmo 15; Galati 5,1.13-18; Luca 9,51-62

Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso.

Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò.

E si misero in cammino verso un altro villaggio. Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre».

Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio». Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio».

 

Riflessione del giorno commento di Hermes Ronchi

Il vangelo di oggi è una piccola catechesi sulla sequela. Il primo a venire incontro è un generoso: Ti seguirò, dovunque tu vada! Gesù deve avere gioito per lo slancio, per il suo entusiasmo. Eppure risponde: Pensaci: neanche un nido, neanche una tana.

Ti va di posare il capo sulla strada? Il secondo riceve un invito diretto: Seguimi! E lui: sì, ma lascia che prima seppellisca mio padre. La richiesta è legittima, è il dovere di un figlio, sacro compito di umanità. Gesù replica con parole spiazzanti: Lascia che i morti seppelliscano i morti! Parole dure, cui però segue l’invito: tu vuoi vivere davvero? Allora vieni con me!

Terzo dialogo: ti seguirò, Signore, ma prima lascia che vada a salutare quelli di casa. Ancora un “ma”, così umano che anche i profeti (Eliseo vedi la prima lettura) l’hanno fatto proprio. E Gesù: hai davanti i campi della vita, non voltarti indietro: sulle sconfitte di ieri, sugli obiettivi mancati, sui cocci rimasti, sul male subito o compiuto, neppure con la scusa di fare penitenza, perché saresti sempre lì a mettere al centro te stesso: «non consultarti con le tue paure ma con le tue speranze.

Non pensate alle vostre frustrazioni ma al potenziale non realizzato ancora. Non preoccupatevi per ciò che avete provato e fallito ma di ciò che vi è ancora possibile fare” (Giovanni XXIII).

 

Intenzione di preghiera del giorno

Perché non ci lasciamo intimorire dalle esigenze della sequela, ma affascinare dalla grandezza della chiamata divina.

 

Don’t Forget! Santo del giorno