Iniziamo la giornata Pregando (Preghiera colletta)
O Padre, che nella Pasqua domenicale ci chiami a condividere il pane vivo disceso dal cielo, aiutaci a spezzare nella carità di Cristo anche il pane terreno, perché sia saziata ogni fame del corpo e dello spirito. Per il nostro Signore…
La Parola di Dio del giorno Gv 6,1-15
In quel tempo, Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei. Alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere. Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo». Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?». Rispose Gesù: «Fateli sedere». C’era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini. Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano. E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d’orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato. Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: «Questi è davvero il profeta, colui che viene nel mondo!». Ma Gesù, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, lui da solo.
Riflessione Per Il Giorno
Il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci, operato da Gesù, allude a un miracolo ancora più grande, quello dell’Eucaristia. Con la celebrazione eucaristica non vengono sfamati i nostri corpi ma le nostre anime. Con l’Eucaristia, nostro cibo non è un po’ di pane, ma il Figlio stesso di Dio. Questo miracolo avviene tante e tante volte ogni giorno, in tutto il mondo, ovunque è celebrata la S. Messa. L’Eucaristia crea l’unione tra di noi, facendo di noi una cosa sola nel Cuore di Gesù. Essa, inoltre, esige la carità fraterna: se, infatti, diciamo di amare Gesù che è presente realmente nell’ Eucaristia, non possiamo poi non amare il prossimo nel quale è presente in qualche modo il Signore stesso. Dall’amore all’Eucaristia si passa poi all’amore fraterno. Quanto più ameremo il Signore, tanto più riusciremo ad amare i nostri fratelli, e sarà proprio l’amore fraterno che dimostrerà l’autenticità della nostra carità divina.
Anna e Gioacchino genitori della B.V. Maria
Gioacchino anziano sacerdote è sposato con Anna: non avevano figli ed erano coppia avanti con gli anni. Un giorno a Gioacchino appare un angelo, per annunciargli la nascita di un figlio ed anche Anna ha la stessa visione. Chiamano la loro bambina Maria, che vuol dire «amata da Dio». Più tardi Maria è condotta al tempio per essere educata secondo la legge di Mosè. Sant’Anna è invocata come protettrice delle donne incinte, che a lei si rivolgono per ottenere da Dio tre favori: un parto felice, un figlio sano e latte sufficiente per poterlo allevare. È patrona di molti mestieri, tra cui i lavandai e le ricamatrici
Intenzione del giorno
Preghiamo per i nonni perché donino e ricevano affetto e buon esempio.
Don’t forget! …Ricorda!
La festa di Gioacchino e Anna, genitori della B.V. Maria, è per la chiesa l’occasione per ricordare “Il giorno dei Nonni”, un giorno che nasce dall’amore cristiano e dalla gratitudine umana. Mostrare rispetto e di affetto ai nonni è importante in una società che sembra sempre più incline a dare importanza solo a ciò che è produttivo, sano ed efficiente rispetto alle relazioni e ai valori della persona. Ultimamente si festeggiano i nonni il 02 ottobre, festa degli Angeli Custodi…ma non sembra una buona idea.