Riflessione del giorno

domenica 27 aprile ’14

By Patronato S. Vincenzo

April 26, 2014

II Settimana di Pasqua

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„Si direbbe che persino la luna si è affrettata stasera… Osservatela in alto, a guardare a questo spettacolo. […] Tornando a casa, troverete i bambini. Date loro una carezza e dite: “Questa è la carezza del Papa”. Troverete forse qualche lacrima da asciugare. Abbiate per chi soffre una parola di conforto. (dal Discorso alla luna, 11 ottobre 1962, in occasione della serata di apertura del Concilio Vaticano II)“Papa Giovanni XXIII

 

La pace non può regnare tra gli uomini se prima non regna nel cuore  di ciascuno di loro.Papa Giovanni Paolo II

 

 

S. ZITA (CITA)

Di famiglia umile, a 12 anni fu assunta come domestica a Lucca. Attenta e puntigliosa nel lavoro, sopportava angherie e rimproveri dei padroni, che la trattavano come serva. La gentilezza d’animo conquistò l’affetto della famiglia che le affidò la direzione della casa. Ne approfittò per aiutare i poveri senza sottrarre nulla agli altri, ma donando quanto riusciva a risparmiare. Morì il 27 aprile 1272. E’ patrona delle domestiche

La Parola di Dio del giorno (Giov. 20,19-31) 

Il primo giorno dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dissero allora gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò». Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!».  Rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!».

Riflessione Per Il Giorno (Giovanni Paolo II)

E’ importante che raccogliamo il messaggio che ci viene dalla Parola di Dio in questa seconda di Pasqua, che prende il nome di “Domenica della Divina Misericordia”. Gesù ci ha indicato le molteplici vie della misericordia, che non perdona soltanto i peccati, ma viene anche incontro a tutte le necessità degli uomini. Egli si è chinato su ogni miseria umana, materiale e spirituale. Il suo messaggio di misericordia continua a raggiungerci attraverso il gesto delle sue mani tese verso l’uomo che soffre. Questo messaggio consolante si rivolge soprattutto a chi, afflitto da una prova dura o schiacciato dal peso dei peccati commessi, ha smarrito ogni fiducia nella vita ed è tentato di cedere alla disperazione.

Preghiera del giorno (PREGHIERA COLLETTA)

“Signore Dio nostro, che nella tua grande misericordia ci hai rigenerati a una speranza viva mediante la risurrezione del tuo Figlio, accresci in noi, sulla testimonianza degli Apostoli, la fede pasquale, perché aderendo a lui pur senza averlo visto riceviamo il frutto della vita nuova. Per il nostro Signore…”.

Intenzione del giorno

Preghiamo perché la misericordia divina risplenda nel mondo e si moltiplichino i misericordiosi

Don’t forget!  ricorda…

La festa della divina Misericordia è stata istituita da Giovanni Paolo II e fissata alla seconda domenica di Pasqua