XXX settimana T. Ordinario
Aforisma da Giovanni 8,12
Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte e ha fatto splendere la vita per mezzo del Vangelo.
Preghiera colletta
O Dio, luce ai ciechi e gioia ai tribolati, che nel tuo Figlio unigenito ci hai dato il sacerdote giusto e compassionevole verso coloro che gemono nell’oppressione e nel pianto, ascolta il grido della nostra preghiera: fa’ che tutti gli uomini riconoscano in lui la tenerezza del tuo amore di Padre e si mettano in cammino verso di te. Per il nostro Signore Gesù Cristo Tuo Figlio che è Dio ne vive e regna con Te nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
Parola di Dio della XXX domenica del tempo ordinario anno “B”
Geremia 31,7-9; Salmo 125; Ebrei 5,1-6; Marco 10,46-52
In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gerico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timeo, Bartimeo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!».
Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Alzati, ti chiama!».
Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Va’, la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.
Riflessione commento al Vangelo
L’evangelista Marco che quest’anno ci è proposto nei Vangeli domenicali, ci presenta le azioni e le parole di Gesù durante il suo viaggio a Gerusalemme. Viaggio sicuramente topografico, ma anche e soprattutto simbolico. Questa strada che Gesù percorre con decisione – “Gesù li precedeva” – e dove i discepoli lo seguono con diffidenza o inquietudine – “essi erano spaventati, e coloro che seguivano erano anche timorosi” (Mc 10,32) – qui arriva al termine.
Ecco il contesto della lettura sulla quale meditiamo oggi. Al termine del cammino, oggi incontriamo un cieco. Un cieco, che, in più, è un mendicante. In lui c’è oscurità, tenebre, e assenza. E attorno a lui c’è soltanto il rigetto: “Molti lo sgridavano per farlo tacere”. Gesù chiama il cieco, ascolta la sua preghiera, e la esaudisce. Anche oggi, qui, tra coloro che il Signore ha riunito, “ci sono il cieco e lo zoppo” (prima lettura) – quello che noi siamo -; ed è per questo che le azioni di Gesù, che ci vengono raccontate, devono renderci più pieni di speranza.
È nel momento in cui termina il viaggio di Gesù a Gerusalemme (e dove termina il ciclo liturgico), che un mendicante cieco celebra Gesù e lo riconosce come “Figlio di Davide”, o Messia; e questo mendicante riacquista la vista e “segue Gesù per la strada”. È un simbolo, un invito. Chiediamo al Signore che ci accordi la luce della fede e ci dia vigore, affinché lo seguiamo come il cieco di Gerico, fino a che non avremo raggiunto la Gerusalemme definitiva.
Intenzione di preghiera
Preghiamo per tutti i credenti, perché riscoprano il senso profondo della liberazione e della salvezza donata da Gesù e siano testimoni autentici della fede.
Santo del Giorno
Don’t Forget! Avvenne il 27 ottobre…
1553 – Ginevra: Michele Serveto viene messo al rogo dai calvinisti.
1682 – Viene fondata la città di Filadelfia negli Usa
1904 – A New York viene inaugurata la prima linea della metropolitana.
1962 – L’aereo con Enrico Mattei, presidente dell’ENI precipita attorno a Bascapè (PV). La dinamica dell’incidente non è ancora stata chiarita
1962 – Termina la crisi dei missili di Cuba.
1986 – I principali rappresentanti delle religioni del mondo si riuniscono ad Assisi, su invito di papa Giovanni Paolo II per un incontro di preghiera in nome di Francesco, profeta della pace.
2002 – Il sindacalista Luiz Inácio Lula da Silva è eletto presidente del Brasile.