XXVI Settimana T. Ordinario
Proverbio del giorno (S. Vincenzo de Paoli)
Andrete dieci volte al giorno a visitare i poveri e dieci volte al giorno vi troverete Dio.
Iniziamo la Giornata Pregando (Preghiera Colletta)
“O Padre, sempre pronto ad accogliere pubblicani e peccatori appena si dispongono a pentirsi di cuore, tu prometti vita e salvezza a ogni uomo che desiste dall’ingiustizia: il tuo Spirito ci renda docili alla tua parola e ci doni gli stessi sentimenti che sono in Cristo Gesù. Egli è Dio…”.
Riflessione per il giorno (Commento al Vangelo)
La parabola di Gesù suona come un triplice invito. Il primo è quello alla coerenza: i due fratelli dicono una cosa e poi ne fanno un’altra. Applicando all’oggi: non basta dichiararsi cristiani, compiere le pratiche della fede, obbedire a parole: occorrono i fatti, anche se destinati a restare nascosti; occorre che all’atteggiamento esteriore corrisponda un’intima sincera adesione. Il secondo è l’invito a non giudicare: i due fratelli sembrano in un modo, ma sono in un altro. Non bisogna dimenticare che di chi ci sta intorno si vedono appena gli atti esteriori; solo Dio scruta le menti e i cuori; solo Dio conosce i condizionamenti e le difficoltà dei percorsi personali per arrivare a Lui; solo Dio può valutare se e quanta fede alberga nel cuore dei singoli. Il terzo invito trova eco nella prima lettura (Ez 18,25-28): “Se il malvagio ha riflettuto, si è allontanato da tutte le colpe commesse, egli certo vivrà”. Quante volte si classificano gli uomini entro categorie immutabili, per cui ad es. chi è stato in prigione resta sempre un delinquente, i politici sono tutti disonesti, i padroni tutti sfruttatori, bisogna diffidare di chi una volta ha mentito o tradito o imbrogliato…In realtà sono false le etichette che si pretende di applicare agli uomini: ogni persona dispone di insospettabili risorse, e per grazia di Dio tutti possono cambiare. Gesù ci credeva, come dimostra il suo atteggiamento verso il pubblicano Zaccheo, verso l’adultera colta in flagrante, verso il ladrone crocifisso accanto a lui.
Intenzione del giorno
Preghiamo perché S. Vincenzo de Paoli protegga il Patronato che porta il suo nome
Don’t Forget! S. VINCENZO DE’ PAOLI PATRONO DEL PSV
Vincenzo de’ Paoli. Nato nel 1581, fino a 15 anni fece il guardiano di porci per pagarsi gli studi. Ordinato prete a 19 anni, fu fatto prigioniero dai turchi e venduto come schiavo. La liberazione fece nascere in lui il desiderio di recare sollievo materiale e spirituale ai galeotti. Nel 1612 diventò parroco presso Parigi. Alla sua scuola si formarono preti, religiosi e laici, animatori della chiesa di Francia; fu interprete dei diritti degli umili presso i potenti. Fondò i Preti della Missione (Lazzaristi) e con S. Luisa de Marillac, le Figlie della Carità (1633). Per lui la regina di Francia inventò il Ministero della Carità e da «ministro» organizzò gli aiuti ai poveri su scala nazionale. Morì a Parigi il 27-09-1660.
È mancato il 24 marzo 2020 Pierino Angeloni, molto noto a Carvico e dintorni per aver fondato nel dicembre 2007 l’associazione Monvico al fine di promuovere la valorizzazione della figura, della vita e delle opere di Papa Giovanni XXIII. Era ricoverato al Policlinico S. Pietro a causa del coronavirus, ma nonostante abbia lottato con tutte le sue forze non è riuscito ad uscirne. Aveva 78 anni, compiuti il 1° gennaio, e lascia nel dolore la moglie Gabriella e i due figli, Matteo e Massimiliano. La notizia della sua scomparsa, non solo a Carvico ma a Sotto il Monte e altri paesi limitrofi, ha suscitato tante testimonianze di stima, affetto e riconoscenza per quanto fatto. Pierino Angeloni, oltre a fare il parrucchiere (era barbiere personale del cardinale Loris Capovilla e di padre Davide Maria Turoldo), nel 2006, raccogliendo la testimonianza di Capovilla sul desiderio del Papa Buono che nel 1928 aveva proposto il nuovo nome di «Monvico» in caso di fusione dei Comuni di Carvico e Sotto il Monte, fondò l’associazione Monvico. Essendo un appassionato ciclista, nel giugno 2006 diede il via alla 1.a edizione della «Pedalata di Monvico» sui luoghi che Papa Giovanni XXIII percorreva da bambino, organizzandola in collaborazione con la Polisportiva Caluschese e la Pro loco di Sotto il Monte. Non contento, si attivò nel 2007 a ripristinare il sentiero che l’undicenne Angelo Roncalli percorreva per recarsi a scuola a Celana. Nel 2008 portò a compimento questo progetto che inaugurò l’11 ottobre 2015 con il taglio del nastro alla Casa natale di Papa Giovanni XXIII. Negli anni migliorò il tracciato e mise la nuova segnaletica con l’ausilio del Cai. L’anno scorso portò a compimento il “Libretto del viaggiatore”, una specie di credenziale del sentiero sulle orme di Papa Giovanni XXIII, che divulgò in occasione della tradizionale camminata ad ottobre sul sentiero. «Pierino ci mancherà, ma il suo ricordo rimarrà vivo nei nostri cuori e chi ha avuto la fortuna di conoscerlo». Anche il sindaco di Carvico, Sergio Locatelli lo ricorda come persona dinamica e determinata a portare avanti i suoi progetti, ma anche leale e collaborativa.