II Settimana di Quaresima
Proverbio del giorno (Dal Libro dei Proverbi)
Chi chiude un occhio causa dolore, chi riprende a viso aperto procura pace.
Iniziamo la Giornata Pregando (colletta)
O Dio, Padre buono, che non hai risparmiato il tuo Figlio unigenito, ma lo hai dato per noi peccatori; rafforzaci nell’obbedienza della fede, perché seguiamo in tutto le sue orme e siamo con lui trasfigurati nella luce della tua gloria. Per il nostro Signore Gesù Cristo tuo Figlio che è Dio e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
Ascoltiamo la Parola di Dio
(LETTURE: Gn 22,1-2.9a.10-13.15-18; Sal 115; Rm 8,31b-34; Mc 9,2-10)
Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli. Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati. Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!». E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro. Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risorto dai morti. Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti.
Riflessione Per Il Giorno (Commento al Vangelo)
Signore mostraci il Padre e ci basta, avevano chiesto a Gesù i discepoli: lui come uno che non riesce a tener nascosto all’amico il regalo, cede alle richieste, ne prende tre e li conduce sul monte, in un luogo appartato, loro soli e si trasfigura davanti a loro. Forse non era ancora il momento: era probabile che i suoi non capissero, anzi si illudessero, rischiando il crollo di fede quando la crisi fosse esplosa in tutto il suo dramma. Ma Gesù non aspetta e rivela nella sua persona la gloria dell’immagine, il dna divino impresso dal Padre nel cuore della creazione e dell’uomo. Attraverso i secoli l’immagine divina era stata sepolta da cumuli di malvagità, peccati, colpe, ma non era morta: viveva in nascondimento, in attesa di chi ne restaurasse l’antico splendore e la riportasse in luce. Nella persona di Gesù, l’atteso è finalmente arrivato, per rivelare al mondo che la gloria di Dio altro non è che il suo amore infinito: amore incontenibile a cui non si può impedire di risplendere, come non si può impedire al sole di brillare e ai fiori di spandere il profumo. In Gesù la gloria divina prende per mano quei pover’uomini che siamo noi, ci tira fuori dal fango delle nostre miserie per portarci in alto, in cima all’unico monte che nessuno può scalare con le sue sole forze.
Intenzione del giorno
Preghiamo perché non abusiamo della pazienza di Dio e ci impegniamo a cambiare vita
Don’t forget!
GIORNATA MONDIALE DELLE MALATTIE RARE
DANIELE ALESSIO BROTTIER
Nato nel 1876 a La Ferté-Saint Cyr, divenne prete a 23 anni. Nel 1902 partì per il Senegal, ma rientrò dopo soli tre anni per motivi di salute. Ripresosi tornò nel paese africano, ma i problemi di salute lo costrinsero a tornare definitivamente in patria. Allora, in Francia, fondò l’opera «Souvenir Africain». Cappellano militare nella 1.a Guerra mondiale, fondò l’Unione nazionale combattenti e l’Opera degli orfani apprendisti. Morì nel 1936.