Riflessione del giorno

domenica 29 luglio ’18

By Patronato S. Vincenzo

July 28, 2018

 

 

Proverbio del giorno

Mangiare il pane nell’ozio è da parassiti; guadagnarlo lavorando è un dovere; rifiutarsi di condividerlo è crudeltà

 

 

Iniziamo la giornata pregando

O Dio, che affidi al lavoro dell’uomo le immense risorse del creato, fa’ che non manchi mai il pane sulla mensa di ciascuno dei tuoi figli, e risveglia in noi il desiderio della tua parola, perché possiamo saziare la fame di verità che hai posto nel nostro cuore. Per il nostro Signore Gesù Cristo…Amen

 

Vangelo del giorno Es 16,2-4.12-15; Sal 77; Ef 4,17.20-24; Gv 6,24-35

 

Quando la folla vide che Gesù non era più là, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafarnao alla ricerca di Gesù. Lo trovarono di là dal mare e gli dissero: «Rabbi, quando sei venuto qua?». Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo». Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?». Gesù rispose loro: «Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato». Allora gli dissero: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: “Diede loro da mangiare un pane dal cielo”». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mose che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo». Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane». Gesù rispose: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!».

 

Riflessione Per Il Giorno (Commento Ermes Ronchi)

Due parole semplicissime sono la chiave di volta del Van­gelo di oggi: Dio dà. Dio non chiede, Dio dà. Dio non pretende, Dio offre. Dio non esige nulla, do­na tutto. Un verbo così sem­plice: dare, che racchiude il cuore di Dio. Dare, senza con­dizioni, senza un perché che non sia l’intimo bisogno di fe­condare, far fiorire, fruttifica­re la vita. Poi la risposta si completa: ciò che il Padre dà è un pane che dà la vita al mondo. Uno dei vertici del Vangelo: ciò che dà pienezza alla vita del mondo è un pane dal cie­lo. La pienezza è un pezzo di Dio in noi. L’uomo è l’unica creatura che ha Dio nel san­gue (Vannucci), e nel respiro. Uno dei nomi più belli di Dio: Dio è nella vita datore di vita. Dalle sue mani la vita fluisce illimitata e inarrestabile. E la folla capisce e insieme a noi dice: Dacci sempre di questo pane. La domanda diventa supplica, comando: Dacci! Sempre!

 

Intenzione del giorno

Preghiamo per la comunità cristiana: sappia nutrirsi della parola di Dio per vivere la vita nuova dei figli di Dio e sia capace di avvicinare anche i più piccoli alla lettura della Bibbia

 

Don’t Forget!

Marta

sorella di Maria e Lazzaro di Betania. Nella loro casa Gesù amava sostare durante la predicazione in Giudea. Il Vangelo la presenta come donna di casa, indaffarata per accogliere il gradito ospite, mentre la sorella Maria se ne sta quieta in ascolto. Marta ricompare nell’episodio della risurrezione di Lazzaro, dove chiede il miracolo professando la fede nella onnipotenza del Salvatore e nella risurrezione dei morti, e durante un banchetto al quale partecipa Lazzaro, da poco risuscitato. I primi a dedicare una celebrazione a S. Marta furono i francescani, nel 1262.