18. settimana tempo ordinario
Aforisma dal libro del Qoelet
“Vanità delle vanità, dice Qoèlet, vanità delle vanità: tutto è vanità.”
Preghiera Colletta
O Dio, principio e fine di tutte le cose, che in Cristo tuo Figlio ci hai chiamati a possedere il regno, fa’ che operando con le nostre forze a sottomettere la terra non ci lasciamo dominare dalla cupidigia e dall’egoismo, ma cerchiamo sempre ciò che vale davanti a te. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per i secoli dei secoli. Amen
Parola di dio della 18 domenica del tempo ordinario anno “c”
Qoelet 1, 2; 2, 21-23; Salmo 94; Colossesi 3,1-5. 9-11; Luca 12,13-21
In quel tempo, uno della folla disse a Gesù: «Maestro, di’ a mio fratello che divida con me l’eredità». Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?». E disse loro: «Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede».
Poi disse loro una parabola: «La campagna di un uomo ricco aveva dato un raccolto abbondante. Egli ragionava tra sé: “Che farò, poiché non ho dove mettere i miei raccolti? Farò così – disse –: demolirò i miei magazzini e ne costruirò altri più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; riposati, mangia, bevi e divertiti!”.
Ma Dio gli disse: “Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà?”. Così è di chi accumula tesori per sé e non si arricchisce presso Dio».
Riflessione Commento al Vangelo
Il messaggio essenziale del Vangelo di oggi è così chiaro che non ha bisogno di interpretazione: “Guardatevi e tenetevi lontano da ogni cupidigia, perché la vita di un uomo non dipende dai suoi beni”. Ancora: “Arricchitevi davanti a Dio!”. Ma, siccome conquistare dei beni è un’aspirazione fondamentalmente umana, vale quindi la pena entrare nei dettagli della parabola del ricco stolto raccontata da Gesù.
La ricchezza conferisce agli uomini una certa sicurezza, permette loro di disporre della propria vita, di non dipendere completamente dagli altri o dallo Stato, di organizzare la propria sfera di vita, di occuparsi di cose che fanno loro piacere, di concretizzare grandi missioni o grandi scopi. In questa misura, i beni sono necessari per una giusta esistenza. Gesù non mette in questione il buon impiego dei beni e delle ricchezze.
Ma afferma che beni e ricchezze portano gli uomini a sentirsi lontani da Dio e dal prossimo, a pensare di essere assicurati contro la miseria, la vecchiaia e la morte e a soddisfare i piaceri di questo mondo. E ancora, per molti uomini, il successo materiale è il simbolo della benedizione di Dio. Pensano di avere compiuto bene il loro ruolo nella vita quando acquisiscono ricchezza e considerazione.
E che Dio non possa pretendere di più da loro. Ora, anche per essi, il principale comandamento è l’ultimo criterio che permetterà di giudicare la loro vita. Ecco perché la ricchezza deve essere per ognuno un mezzo di azione: un mezzo per impegnarsi per gli altri. Aiutando coloro che sono nello sconforto e condividendo con generosità, si sarà veramente ricchi: ricchi agli occhi di Dio.
Intenzione di preghiera
Perché non dimentichiamo mai l’esortazione di Gesù che i invita a non far dipendere la nostra vita dai beni che possediamo e ci impegniamo ad arricchirci davanti a Dio di opere buone.
Don’t forget! Santo del giorno
Agostino Kazotic nacque da famiglia patrizia a Traù, in Dalmazia nel 1260. Entrò fra i Domenicani a 15 anni e nel 1286 fu mandato a Parigi per gli studi. Al ritorno combatté l’eresia dilagante in Bosnia e strinse cordiale amicizia con Niccolò Boccasini, Legato Pontificio in Ungheria, e futuro Papa Benedetto XI che nel 1303, lo nominò e consacrò Vescovo di Zagabria.
Per 20 anni Agostino si impegnò con grande zelo per la rinascita spirituale e temporale dei suoi figli. Quando nel 1322 oscuri intrighi lo misero in cattiva luce presso il Re Caroberto, Papa Giovanni XXII lo trasferì a Lucera (Foggia).
La città, che da pochi anni aveva mutato il nome di Lucera Saracenorum in quello di Lucera di S. Maria, era teatro di una faida tra i Saraceni superstiti e i cristiani, che volevano tornare dopo quasi un secolo di forzato esilio. Col fascino del suo esempio, e la forza della sua parola, in un solo anno Agostino ridonò alla città un volto cristiano e un tenore di vita sereno. Morì a Lucera il 3-8-1323. La cattedrale ne conserva il corpo.
Avvenne il 3 agosto…
1492 – All’alba, Cristoforo Colombo salpa da Palos per il suo primo viaggio verso il nuovo mondo
1530 – Assedio di Firenze: Francesco Ferrucci è sconfitto nella battaglia di Gavinana dall’imperatore Carlo V d’Asburgo.
1914 – Si concludono i lavori per la realizzazione del canale di Panama.
1946 – Viene fondata la National Basketball Association (NBA).
1981 – USA l’organizzazione dei controllori di volo lascia il lavoro: i 13.000 suoi membri verranno tutti licenziati dal presidente Ronald Reagan.