Riflessione del giorno

domenica 30 agosto ’20

By Patronato S. Vincenzo

August 29, 2020

XXII Settimana del tempo Ordinario

 

Proverbio del giorno:

Tieni di casa fuori gli intriganti, i curiosi e i seccatori.

 

Iniziamo la giornata Pregando

O Dio, nostro Padre, unica fonte di ogni dono perfetto, suscita in noi l’amore per te e ravviva la nostra fede, perché si sviluppi in noi il germe del bene e con il tuo aiuto maturi fino alla sua pienezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio…

 

 

Allora Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi sé stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà. Infatti quale vantaggio avrà un uomo se guadagnerà il mondo intero, ma perderà la propria vita? O che cosa un uomo potrà dare in cambio   propria vita? Perché il Figlio dell’uomo sta per venire nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderà a ciascuno secondo le sue azioni».

 

Riflessione Per Il Giorno (Commento al Vangelo)

“Non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini”. Pietro fa la scoperta che questo carpentiere di Nazareth è il Cristo, l’unto di Israele, la realizzazione dell’attesa del suo popolo. Ma Pietro interpreta la missione di Gesù in termini politici. Gesù ben se ne rende conto e spiega che tipo di Messia sarà: andrà a Gerusalemme per soffrire, essere messo a morte e risorgere il terzo giorno. Ciò è troppo per Pietro per il quale l’idea di sofferenza e l’idea di Messia sono incompatibili fra loro. “Non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini”. Poiché Pietro “cominciò a protestare dicendo: Dio te ne scampi, Signore, questo non ti accadrà mai”, Gesù gli disse: “Lungi da me, satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!”. Voltaire scrisse argutamente: “Dio fece l’uomo a sua immagine e somiglianza e l’uomo gliela rese proprio bene!”. Nella nostra tendenza innata a resistere a Dio, noi deformiamo la sua immagine, ci rifiutiamo di lasciare che Dio sia come vuole essere. Il nostro Dio è troppo piccolo, troppo fragile e troppo limitato, mentre il Dio di Gesù Cristo è troppo bello per essere vero. Gesù si affretta a percorrere la via che porta a Gerusalemme per svelarcelo sulla croce. Sulla croce, infatti, Gesù rivelerà l’ultimo ritratto di Dio nel dramma della misericordia che vince il peccato, dell’amore che supera la morte e della fedeltà divina che cancella il tradimento. Chi avrebbe mai immaginato, sia pure in sogno, che Dio sarebbe intervenuto nella nostra storia in questo modo? 

 

Intenzione del giorno

Preghiamo per i politici del nostro paese perché mettano al primo posto il bene comune

 

Don’t forget!

B. Alfredo Ildefonso Schuster, Arcivescovo di Milano. Nato a Roma nel 1880, a 28 anni era maestro dei novizi, poi procuratore generale, priore claustrale e infine abate di S. Paolo fuori le Mura. L’amore per lo studio non verrà mai meno. Nel 1929 fu creato cardinale e arcivescovo di Milano. Ebbe inizio così il ministero nella Chiesa ambrosiana fino alla morte il 30-08-1954.

 

Il ricordo e il grazie…

 

Antonio Agosta

Imprenditore

 

Morto il 21 marzo 2020

 

 

Si è spento all’età di 83 anni Antonio Agosta, siciliano d’origine, l’imprenditore negli anni ‘60 creò la storica fabbrica di trabattelli SVELT. «Nella prima giornata di primavera, l’ingegner Agosta come molti amavano chiamarlo, è volato in cielo ed ha raggiunto mamma Luisa. Ha lottato come un leone per 10 giorni, ma il suo corpo era troppo stanco per continuare una battaglia che la sua testa non avrebbe mai perso. Lascia nei nostri cuori e nelle nostre vite un vuoto immenso. Ora non soffre più. Ci mancherà da morire». Questo l’ultimo saluto che il figlio Davide manda al papà, anche a nome del fratello Eros, delle nuore Virna e Vania, della compagna di papà Giuliana, dei nipoti Andrea, Alice, Jacopo e Riccardo. Il noto imprenditore Agosta, fondatore della Svelt spa di Bagnatica, azienda leader a livello mondiale nella costruzione di scale, trabattelli e carrelli, è deceduto all’ospedale Bolognini di Seriate dopo aver lottato contro il coronavirus. Era nato a Palermo il 9 maggio 1937. Agosta arriva a Bergamo giovanissimo negli anni ‘50. Trova lavoro in una azienda che tratta ponteggi e materiali edili. A contatto con numerosi clienti, soprattutto imbianchini, capisce la loro necessità di avere ausili più leggeri e maneggevoli. Di qui la costituzione nel 1964 della Svelt. «La parola trabattello – tiene a precisare Davide – è inserita nel vocabolario italiano proprio grazie all’invenzione di mio padre. Il marchio Svelt lo ha creato pensando alla rapidità di utilizzo dei nostri trabattelli ma anche come tributo a Bergamo che lo ha accolto dalla Sicilia in giovane età e che lo ha visto avere successo nel lavoro e nella vita privata». Oltre alla casa madre che rimane a Bagnatica, la Svelt conta oggi tre filiali in Spagna, Romania e Irlanda. In totale il gruppo ha 150 dipendenti ed esporta in tutto il mondo dove conta oltre 50 distributori. Antonio Agosta è stato un imprenditore con il piacere della letteratura. Pur rimanendo presidente dell’azienda, dopo aver affidata la conduzione ai due figli (Davide direttore commerciale e marketing, Eros direttore tecnico e di produzione), passava molte ore leggendo e scrivendo. Negli anni ha pubblicato una decina di volumi, cominciando da alcune novelle per bambini sino alla ricostruzione storico-romanzata della spedizione dei Mille di Garibaldi.