Ottava Settimana Tempo Ordinario
Aforisma del giorno
Disputa medioevale. Dice un musulmano: «Dio, per noi, è uno; come potrebbe avere un figlio?».
Risponde un cristiano: «Dio, per noi, è amore. Come potrebbe essere solo?».
Preghiera del giorno
O Dio Padre, che hai mandato nel mondo il tuo Figlio, Parola di verità, e lo Spirito santificatore per rivelare agli uomini il mistero della tua vita, fa’ che nella professione della vera fede riconosciamo la gloria della Trinità e adoriamo l’unico Dio in tre persone.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio che è Dio e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
La Parola di Dio – Festa della SS. Trinità
Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».
Riflessione per il giorno (don tonino bello)
“Sai come spiego il mistero di un solo Dio in tre Persone? Non parlo di uno più uno più uno: perché così fanno tre. Parlo di uno per uno per uno: e così fa sempre uno.
In Dio, cioè, non c’è una Persona che si aggiunge all’altra e poi all’altra ancora. In Dio ogni Persona vive per l’altra.
E sai come concludo? Dicendo che questo è una specie di marchio di famiglia. Una forma di ‘carattere ereditario’ così dominante in ‘casa Trinità’ che, anche quando è sceso sulla terra, il Figlio si è manifestato come l’uomo per gli altri”.
(…) L’uomo è icona della Trinità (“facciamo l’uomo a nostra immagine e somiglianza”) e pertanto, per quel che riguarda l’amore, è chiamato a riprodurre la sorgività pura del Padre, l’accoglienza radicale del Figlio, la libertà diffusiva dello Spirito.
Intenzione di preghiera del giorno
Perché i cristiani siano nel mondo immagine della SS. Trinità e rivelino Dio Padre esercitando la misericordia, Dio Figlio donando la vita e Dio Spirito impegnandosi a rinnovare il mondo.
Don’t Forget! Santo del giorno
Giovanna d’Arco (1412-1431) Figlia di contadini, analfabeta, lasciò giovanissima la casa paterna per seguire il volere di Dio, rivelatole da voci misteriose, secondo il quale avrebbe dovuto liberare la Francia dagli Inglesi.
Presentatasi alla corte di Carlo VII, ottenne dal re di poter cavalcare alla testa di un’armata e, incoraggiando le truppe con la sua presenza, riuscì a liberare Orleans e a riportare la vittoria di Patay.
Lasciata sola per la diffidenza della corte e del re, Giovanna non poté condurre a termine, secondo il suo progetto, la lotta contro gli Anglo-Borgognoni; ferita alle porte di Parigi, nel 1430, mentre marciava verso Compiegne, fu fatta prigioniera dai Borgognoni, che la cedettero agli Inglesi.
Tradotta a Rouen davanti al tribunale ecclesiastico, dopo lunghi interrogatori, fu condannata per eresia e arsa viva. Fu riabilitata nel 1456. Nel 1920 Benedetto XV la proclama santa.