XXIII settimana tempo ordinario
Aforisma del giorno di John Henry Newman
La vera religiosità è una vita nascosta nel cuore; sebbene non possa esistere senza le azioni, queste sono per lo più azioni segrete: segrete opere di carità, segrete preghiere, segrete rinunce, segrete lotte, segrete vittorie”
Preghiera del giorno
O Dio, tu sai come a stento ci raffiguriamo le cose terrestri, e con quale maggiore fatica possiamo rintracciare quelle del cielo; donaci la sapienza del tuo Spirito, perché da veri discepoli portiamo la nostra croce ogni giorno dietro il Cristo tuo Figlio. Egli è Dio e vive e regna con Te nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Parola di Dio del giorno
Sapienza 9, 13-18; Salmo 89; Filemone 9b-10. 12-17; Luca 14, 25-33
In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro: «Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo.
Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo. Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”.
Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace. Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo».
Riflessione del giorno – Commento al Vangelo
Nel mondo la verifica del successo personale è la quantità di persone che si riesce a convincere e trascinare dietro di sé: per questo i capipopolo cercano il plauso delle folle e si fan forti di numeri e cifre. Un po’ tutti, ma non il Signore che, “siccome molta gente andava con lui”, reagisce cercando di scoraggiare i candidati al discepolato che non abbiano chiarito bene a sé stessi le dure esigenze della sequela.
E la prima esigenza è che Gesù ci chiede di amare padre, madre, fratelli e persino la nostra vita meno di lui. Le altre due non sono meno provocatorie: il discepolo è invitato a portare la croce cioè a rinnegare sé stesso, e a rinunciare volontariamente al possesso di tutti i beni.
Ma l’esigente radicalità di Gesù non deve farci paura, sia perché avendola egli vissuta per primo verso di noi, l’ha resa accessibile anche a noi nello Spirito Santo; sia perché una volta presa la decisione di seguire Gesù, tutto il resto viene da sé, inevitabilmente.
Le parabole del costruttore e del re in guerra poi sono un invito a rinunciare a voler tenere sotto controllo la nostra vita: se scegliamo Dio -o meglio, se Dio ci sceglie- non ci resta che una possibilità: la resa senza condizioni. Ogni resistenza contro il Signore infatti è destinata al fallimento e di sicuro perderemmo! Ma alla fine, che importa? Se è Dio che ci sconfigge, non possiamo che cantar vittoria.
Intenzione di preghiera per il giorno
Preghiamo perché come cristiani non si impauriamo di fronte alle dure esigenze della sequela di Gesù, sapendo che lui cammina sempre davanti a noi.
Don’t Forget! Santo del Giorno