Riflessione del giorno

domenica 5 luglio ’15

By Patronato S. Vincenzo

July 04, 2015

     

 

Iniziamo la giornata Pregando(PREGHIERA COLLETTA)

O Padre, togli il velo dai nostri occhi e donaci la luce dello Spirito, perché sappiamo riconoscere la tua gloria nell’umiliazione del tuo Figlio e nella nostra infermità umana sperimentiamo la potenza della sua risurrezione. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Ascoltiamo la Parola di Dio (Marco 6,1-6)

Gesù venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono. Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?». Ed era per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità. Gesù percorreva i villaggi d’intorno, insegnando

RIFLESSIONE DEL GIORNO (Commento al Vangelo)

Non scandalizziamoci dell’atteggiamento dei nazaretani verso il compaesano famoso, perché un po’ tutti abbiamo fatto esperienza dell’invidia e maldicenza: che il villaggio di Gesù, respinga chi lo ha fatto uscire dall’oscurità, può stupire chi non sa come siano certe comunità che non ti lasciano andare a fondo, ma ti impediscono anche di emergere. Nell’atteggiamento dei compaesani di Gesù c’è la presunzione di chi non concede riconoscimenti o crediti particolari alla persona che si conosce fin dall’infanzia. Ma i veri motivi per cui ci si scandalizza di Gesù sono altri due. Il primo ce lo offre lui stesso: o si fa della sua parola e opera il riferimento ultimo della vita o si respinge tale proposta come assurda e blasfema. Il secondo è che l’immagine di Dio da lui rivelata, non è quella del Dio grande e potente che sistema i mali e le storture del mondo, ma quella di un Dio mite e umile di cuore. Se quest’uomo è il volto di Dio, allora “beato chi non si scandalizza di Lui” e decide con tutto il cuore che è giunto il momento di cominciare a pensare, parlare, agire e vivere come lui!

S. ANTONIO MARIA ZACCARIA

Nasce a Cremona nel 1502. Nel 1524 si laurea in medicina e viene consacrato prete nel 1528. Nel 1530 fonda una comunità di preti soggetti a regola comune, i Chierici regolari di San Paolo: li chiameranno Barnabiti, dalla chiesa di S. Barnaba, loro prima sede. Poi le Angeliche di S. Paolo, primo esempio di suore fuori clausura. 3.a fondazione: i Maritati di S. Paolo, con l’impegno apostolico costante dei laici sposati. Denunciato come eretico e ribelle va a Roma dove verrà assolto. Durante un viaggio, il suo fisico cede: muore a poco più di 36 anni.

Intenzione del giorno

Preghiamo perché la fede sia umile e generosa, rispettosa della volontà di Dio e amante della vita

Don’t forget…ricorda!

5-07-1995: muore don Franco Seghezzi, sacerdote del Patronato.

5-7-1948: Muore Georges Bernanos (Parigi, 1888 – Neuilly-sur-Seine, 1948) scrittore francese