Riflessione del giorno

domenica 5 novembre ’17

By Patronato S. Vincenzo

November 04, 2017

 

 

Proverbio di Oggi

Chi t’accarezza più dell’usato, o t’inganna o ti ha già ingannato.

 

Preghiera del giorno

O Dio, creatore e Padre di tutti, donaci la luce del tuo Spirito, perché nessuno di noi ardisca usurpare la tua gloria, ma riconoscendo in ogni uomo la dignità dei tuoi figli, non solo a parole, ma con le opere, ci dimostriamo discepoli dell’unico Maestro che si è fatto uomo per amore, Gesù Cristo nostro Signore. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

 

La Parola di Dio del giorno Mt 23,1-12

Gesù disse: «Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito. Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filatteri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati “rabbi” dalla gente. Ma voi non fatevi chiamare “rabbi”, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare “guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo. Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».

 

Riflessione Per Il Giorno (Commento al Vangelo)

Le persone che Gesù non sopporta sono gli ipocriti. Ipocrita (in greco significa “attore di teatro”) invoca leggi sempre più dure ma…solo per gli altri; ipocrita è “l’uomo di Chiesa” che, quanto più ostenta severità e durezza con gli altri, tanto più si sente giusto e vicino a Dio, mentre è vicino solo alla sua aggressività o invidia verso i fratelli. Tutt’altro è il modo di comportarsi di Paolo con i Tessalonicesi (II lettura). Mentre Paolo dice: «Avrei voluto darvi la vita», l’ipocrita dice: «Vi ho dato la legge, e sono a posto». L’ipocrita non accetta di essere un peccatore, vuole apparire buono a ogni costo e con la sua falsa virtù, fa sì che gli uomini non si fidino più neanche della virtù autentica. Gesù stigmatizza un secondo errore che rovina la vita: la bramosia di potere e l’attaccamento a esso. Perciò invita a non farsi chiamare maestro, dottore, padre, come se si fosse superiori agli altri. «Voi siete tutti fratelli». Già questo rappresenta un primo grande capovolgimento: tutti fratelli, nessuno superiore agli altri, una relazione paritaria e affettuosa.

 

Intenzione del giorno

Preghiamo perché non cediamo mai all’ipocrisia e alla finzione e viviamo nella verità.