Riflessione del giorno

domenica 7 aprile ’19

By Patronato S. Vincenzo

April 06, 2019

 

Proverbio del Giorno

Due persone che si amano, possono abitare insieme sopra un abisso. (Etiopia)

 

Preghiera del giorno (preghiera)

Dio di bontà, che rinnovi in Cristo tutte le cose, davanti a te sta la nostra miseria: tu che ci hai mandato il tuo Figlio unigenito non per condannare, ma per salvare il mondo, perdona ogni nostra colpa e fa’ che rifiorisca nel nostro cuore il canto della gratitudine e della gioia. Per Cristo nostro Signore…

 

Ascoltiamo la Parola di Dio del Giorno (Isaia 43,16-21; Salmo 125; Filippesi 3,8-14; Giovanni 8,1-11)

In quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro. Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo. Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani. Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».

 

La Riflessione del giorno (commento al Vangelo)

I nostri tentativi di vincere vizi e peccati in genere sono basati su istanze etico-morali. Riconosciamo che l’atto che stiamo facendo è sbagliato e proviamo varie tecniche per smettere. Ma spesso i risultati sono ridicoli: se i codici etici, i valori morali o le norme avessero in sé la capacità di cambiarci, allora non sarebbe stato necessario che Cristo si incarnasse, bastavano le norme. Non ci sarebbe stato bisogno di qualcuno che si assumesse la condanna dell’umanità. Ma Gesù si è incarnato e ha accettato su di sé la solitudine dell’uomo, sopportando volontariamente la completa separazione da Dio sulla croce, in modo da poter introdurre nel mondo l’alternativa al peccato, che è il rapporto amorevole e intimo con Dio. Gesù, dicendo «Non peccare più», non sta affermando: “Aderisci alla legge morale e non violarla” o “Ecco una lista di cose che non si possono fare e l’adulterio è una di queste”. Gesù sta dischiudendo un modo di vivere diverso dal peccato, che è semplicemente l’intimità con Lui.

 

Intenzione del giorno

Preghiamo per il Patronato S. V. di Sorisole, per don Fausto, gli operatori, i ragazzi e gli ospiti

 

…Don’t forget!

07/04: Compleanno di don Fausto Resmini: Auguri !

 

GIOVANNI BATTISTA DE LA SALLE

Nasce a Reims il 30-4-1651 da genitori nobili, ma non ricchi e con dieci figli. Si laurea in lettere e filosofia ed è sacerdote nel 1678: a Reims assume vari incarichi, fra cui le scuole spesso gestite da maestri ignoranti e senza stimoli. E proprio dai maestri parte la sua opera. Nel 1680 fonda la comunità dei «Fratelli delle Scuole Cristiane». In genere non sono preti, ma vestono tonaca nera con pettorina bianca, mantello contadino e zoccoli, e sotto la guida del La Salle aprono altre scuole. Nel 1687 hanno un loro noviziato. Nel 1688 sono chiamati a insegnare a Parigi dove in un solo anno i loro allievi superano il migliaio. A causa di critiche e ostacoli, da Parigi porta la sua comunità nel paesino di Saint-Yon, Rouen, dove muore nel 1719