Riflessione del giorno

Domenica 7 aprile 2024

By patronatoADM

April 06, 2024

 

II Domenica di Pasqua

Domenica della divina Misericordia

 

Aforisma Ebrei 4,16

Accostiamoci con piena fiducia al trono della grazia, per ottenere misericordia e trovar grazia ed essere soccorsi al momento opportuno.

 

Preghiera

Dio di eterna misericordia, che nella ricorrenza pasquale ravvivi la fede del tuo popolo, accresci in noi la grazia che ci hai dato, perché tutti comprendiamo l’inestimabile ricchezza del Battesimo che ci ha purificati, dello Spirito che ci ha rigenerati, del Sangue che ci ha redenti. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

 

Parola di Dio Della 2.a domenica di pasqua

Atto 4,32-35; Salmo 117; 1 Giovanni 5,1-6; Giovanni 20,19-31

La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi».

Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati». Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».

Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».

Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome. 

 

Riflessione don Primo Mazzolari

Nel vangelo d’oggi c’è un cenacolo e una porta chiusa. Una porta chiusa per timore di qualcuno è storia di tutti i giorni, anticipata nel servo della parabola che sotterra il talento per paura di perderlo. Per fortuna che al Signore non importa nulla dei nostri catenacci, ed esce ed entra come vuole la sua carità. Egli cammina o si ferma, opera o riposa, parla o tace, senza badare ai nostri timori. Il Signore mostra di non offendersi dell’incredulità di Tommaso, ma ne fa anzi un argomento per la nostra fede.

Non è vero che al Signore dispiacciono certe resistenze. Quando sono resistenze ragionevoli, quando è l’uomo leale, l’uomo onesto, che, prima di affidarsi a un altro, prova se può fare da sé, il Signore non può essere malcontento.

Basta approfondire un po’ l’episodio di Tommaso. E vero che egli si è mostrato contegnoso e renitente, e che prima di gridare: «Signore mio e Dio mio», ha voluto essere sicuro della piccola garanzia che offrono i sensi, ma, adesso, il Signore sa che può contare su di lui più che sugli altri, che quel grido è un credo che verrà continuato anche davanti al martirio.

Tipi come Tommaso ci mettono un po’ ad inginocchiarsi, ma, quando si inginocchiano, si inginocchiano veramente, quando amano, amano veramente. Quando Tommaso si offre, è un uomo che si offre. E se offre a Cristo il proprio cuore, è un cuore d’uomo che si offre. E se china la sua testa davanti a lui, è una testa d’uomo che si china. Così comincia l’adorazione «in spirito e verità».

 

Intenzione di preghiera

Per chi fatica a credere affinché come Tommaso faccia esperienza della comprensione di Gesù che non si scandalizza dei nostri dubbi, ma ci mostra le sue piaghe come segno del suo amore.

 

Accadde il 7 aprile…

30 – Data della morte di Gesù, secondo il vangelo di Giovanni

529 – Giustiniano I annuncia il compimento del Codice giustinianeo.

1167 – A Pontida i delegati di Bergamo, Brescia, Cremona, Mantova e Ferrara si riuniscono e fondano la Lega Lombarda per contrastare Federico il Barbarossa

1795 – La Francia adotta il metro come unità di misura

1933 – Adolf Hitler promulga la prima legge antisemita, che esclude gli ebrei dagli uffici pubblici

1948 – L’ONU istituisce l’Organizzazione mondiale della sanità

 

Santo del giorno