Riflessione del giorno

domenica 9 febbraio ’20

By Patronato S. Vincenzo

February 09, 2020

 

Proverbio del giorno (dal libro dei proverbi. Bibbia)

«Lo stolto dà sfogo a tutto il suo malanimo, il saggio alla fine lo sa calmare»

 

Iniziamo la giornata pregando (Preghiera colletta)

O Dio, che nella follia della croce manifesti quanto è distante la tua sapienza dalla logica del mondo, donaci il vero spirito del Vangelo, perché ardenti nella fede e instancabili nella carità diventiamo luce e sale della terra. Per il nostro Signore Gesù Cristo tuo Figlio che è Dio e vive e regna con Te nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen

 

Riflessione Per Il Giorno (commento di Esichio il Sinaita)

Il sale dà sapore al pane e ad ogni cibo, impedisce che certe vivande marciscano e le conserva a lungo. Considera che succede lo stesso per l’intelligenza. Poiché ella colma l’uomo interiore come quello esteriore di sapore divino, scaccia il cattivo odore dei pensieri cattivi e ci dà di perseverare nel bene. Dalla suggestione nascono molti pensieri e, da questi, azioni cattive. Ma chi con Gesù cancella la prima, evita il seguito e si arricchirà della dolce conoscenza divina per mezzo della quale troverà Dio che dovunque è presente. Tenendo davanti a Dio lo specchio dell’intelligenza si è continuamente illuminati, ad immagine del cristallo puro e del sole. Allora l’intelligenza, giunta alla sommità dei desideri, si riposerà in lui con tutta un’altra contemplazione. E’ impossibile che chi guarda il sole non abbia gli occhi inondati di luce. Così, chi si concentra sempre sullo spazio del cuore non può non essere illuminato. Quando le nuvole si dissolvono, l’aria appare pura. Così, quando sotto il sole di giustizia Gesù Cristo si dissolvono i fantasmi delle passioni, non finiscono di nascere nel cuore pensieri luminosi, simili a stelle. Poiché Gesù illumina lo spazio del cuore.

 

Intenzione del giorno

Preghiamo per i cristiani del Medio Oriente sottoposti a ogni genere di prove.

 

E…don’t forget!

MARONE EREMITA. Sappiamo poco della vita di Marone, monaco eremita vissuto in Siria tra il IV e il V sec. Trascorreva la maggior parte del suo tempo assorto in preghiera: ma la sua solitudine non durò a lungo. Accorsero a lui discepoli e fedeli per ricevere consigli: egli li esortava alla preghiera e i consigli erano accompagnati da guarigioni fisiche e psichiche. Morì verso il 410 e il corpo venne sepolto nel monastero di Beth-Maron. Un secolo dopo, a causa delle invasioni arabe della Siria, molti cristiani si stabilirono in quella zona montuosa: fu l’origine della Chiesa che da lui prese il nome di maronita. Nel Medio Evo, un buon numero di maroniti aderì all’unione con la Chiesa cattolica.