X domenica T. Ordinario anno B
Aforisma da 2 Corinzi 4,13-5,1
Il momentaneo, leggero peso della nostra tribolazione, ci procura una quantità smisurata ed eterna di gloria, perché noi non fissiamo lo sguardo sulle cose visibili, ma su quelle invisibili. Le cose visibili sono d’un momento, quelle invisibili sono eterne.
Preghiera colletta
O Padre, che hai mandato il tuo Figlio a liberarci dalla schiavitù di satana, sostienici con le armi della fede, perché nel combattimento quotidiano contro il maligno partecipiamo alla vittoria pasquale del Cristo. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
Parola di Dio del giorno
Genesi 3,9-15; Salmo 129; 2 Corinzi 4,13-5,1; Marco 3,20-35
In quel tempo, Gesù venne con i suoi discepoli in una casa e si radunò di nuovo attorno a lui molta folla, al punto che non potevano neppure prendere cibo. Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; poiché dicevano: «è fuori di sé». Gli scribi, che erano discesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebul e scaccia i demoni per mezzo del principe dei demoni».
Ma egli, chiamatili, diceva loro in parabole: «Come può satana scacciare satana? Se un regno è diviso in sé stesso, quel regno non può reggersi; se una casa è divisa in sé stessa, quella casa non può reggersi. Alla stessa maniera, se satana si ribella contro sé stesso ed è diviso, non può resistere, ma sta per finire.
Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire le sue cose se prima non avrà legato l’uomo forte; allora ne saccheggerà la casa. In verità vi dico: tutti i peccati saranno perdonati ai figli degli uomini e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo, non avrà perdono in eterno: sarà reo di colpa eterna». Poiché dicevano: «È posseduto da uno spirito immondo».
Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, lo mandarono a chiamare. Tutto attorno era seduta la folla e gli dissero: «Ecco tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle sono fuori e ti cercano». Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Girando lo sguardo su quelli che gli stavano seduti attorno, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Chi compie la volontà di Dio, costui è mio fratello, sorella e madre».».
Riflessione
Gli scribi, accecati nella loro opposizione al Signore, diffondono la voce che Gesù ha potere sui demoni perché egli è sottomesso a Beelzebul. Davanti a tali calunnie, il Signore vuole insegnare ai suoi discepoli l’importanza della comunione: il regno che è venuto a stabilire sulla terra non vacillerà e non perderà la sua virtù, se essi rimarranno uniti. Approfittiamo di questo insegnamento per esaminare il nostro atteggiamento di fronte alle azioni del prossimo, e in particolare se si tratta di membri della Chiesa.
Pensiamo per esempio che i giudizi inutili – e talvolta temerari -, i dubbi senza motivo o i commenti negativi sulle intenzioni degli altri infrangono l’unità e la comunione della Chiesa. Noi dobbiamo avere, al contrario, un grande amore per l’unità, nella diversità legittima che si riscontra nel popolo di Dio. Anche se siamo tutti molto diversi, il nostro amore per la Chiesa saprà passare sopra questa diversità.
Se ci orientiamo veramente verso la santità, lottando nel cammino che Dio stabilisce per ognuno di noi, perché non dovremmo essere uniti? E, se vediamo dei difetti negli altri, il nostro atteggiamento sarà di comprensione piena di misericordia, cercando di aiutarli a superarli. Abbiamo quindi bisogno di una grande rettitudine e umiltà, per evitare la posizione di coloro che – come quelli che accusano il Signore di essere posseduto da uno spirito immondo – interpretano male l’opera degli altri e rifiutano per principio di riconoscere l’azione di Dio nelle iniziative altrui.
Intenzione di preghiera
Per coloro che saranno eletti oggi, perché siano fedeli all’impegno di lavorare per il bene comune.
Don’t Forget! Santo del giorno
Avvenne il 9 giugno…
68 – Suicidio di Nerone, fine della dinastia Giulio-Claudia e inizio dell’anno dei 4 imperatori.
1311 – La Maestà di Duccio di Buoninsegna è portata in processione e posta sull’altare del Duomo di Siena.
1537 – Paolo III dichiara che «gli indios sono esseri umani, con qualità e difetti degli esseri umani».
1815 – Viene firmato l’atto finale del Congresso di Vienna.
1940 – La Norvegia si arrende alla Germania nazista.