XXIV settimana T. Ordinario
Aforisma dalla lettera di S. Giacomo
“A che serve, fratelli miei, se uno dice di avere fede, ma non ha opere? Quella fede può forse salvarlo? … Tu mostrami la tua fede senza le opere, e io con le mie opere ti mostrerò la mia fede”
Preghiera colletta
O Padre, conforto dei poveri e dei sofferenti, non abbandonarci nella nostra miseria: il tuo Spirito Santo ci aiuti a credere con il cuore, e a confessare con le opere che Gesù è il Cristo, per vivere secondo la sua parola e il suo esempio, certi di salvare la nostra vita solo quando avremo il coraggio di perderla. Per il nostro Signore Gesù Cristo Tuo Figlio che è Dio e vive e regna con Te nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen
Parola di Dio della XXIV domenica T.O. anno B
Isaia 50,5-9a; Salmo 114; Giacomo 2,14-18; Marco 8,27-35
Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarea di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente, chi dice che io sia?». Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elia e altri uno dei profeti». Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno.
E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto, ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere. Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini».
Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi sé stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà».
Riflessione commento al Vangelo
Nella vita arriva prima o poi il momento in cui uno è chiamato a dire chi è, a rivelare la propria identità, a manifestare il vero volto, più o meno nascosto dietro il sipario delle apparenze personali e delle convenzioni sociali: se non lo si fa spontaneamente, non mancherà chi ci obblighi a farlo. Neppure Gesù sfugge a questa legge, sebbene rispetto a noi, egli non abbia nulla da nascondere, perché ogni sua parola, azione, scelta, tutta la sua vita insomma, è rivelazione piena della sua verità di uomo e trasparenza completa della verità di Dio. Il Vangelo di oggi infatti dimostra che anche per lui a un certo punto era giunto il momento di svelare il mistero della sua persona e non perché lo volesse tener nascosto, ma perché la gente del suo tempo -di ogni tempo- era incapace di coglierlo.
In questo modo egli intende mettere alla prova proprio coloro che, con la scusa di volergli bene, si illudono di conoscerlo e pretendono addirittura di decidere per lui, evitandogli i rischi e i pericoli della scelta radicale di obbedire a Dio senza condizioni e amare il prossimo come se stessi. Forse ci sembra esagerato o addirittura fuori luogo il rimprovero di Gesù a Pietro che in fondo vuol salvargli la vita e preservare la sua felicità; ma, pensiamoci bene, non sono forse questi gli atteggiamenti che tanti assumono ogni giorno nei confronti di quelli che dicono di amare? Questa volontà di evitare a tutti i costi le sofferenze ai propri cari, non dipenderà forse dal fatto che non si ha più nessun bene autentico da proporre? Non si ha più nulla di veramente grande per cui dare la vita? Perché stupirci che tanta gente oggi viva di apparenze effimere, di vanità, e si sacrifichi tanto per il look, le mode, il benessere?
Per questo siamo invitati a raccogliere la provocazione del Vangelo, ricominciando a chiederci chi siamo, anzi chi vogliamo essere, per non cadere nel “cinismo intellettuale” che, dopo la fede, prima o poi finisce per disprezzare la vita umana. Dovremmo anzi desiderare di aderire all’ invito del Signore a seguirlo, ad abbracciare la croce, inseparabile compagna della gioia evangelica e sorgente della vera libertà. Dovremmo infine accettare la proposta folle di perdere generosamente la vita: ci accorgeremmo che è proprio questo il solo modo di guadagnarla, salvando insieme a noi, anche il nostro fratello povero, colpevole, peccatore.
Intenzione del giorno
Preghiamo per i credenti in Cristo, affinché trovino nella forza della fede luce e forza per assumere le loro responsabilità e per affrontare le loro prove della vita.
Santo del giorno
Don’t Forget! Avvenne il 15 settembre…
1578 – Traslazione a Torino della Sacra Sindone
1821 – Costa Rica, Guatemala, Honduras, Nicaragua ed El Salvador proclamano l’indipendenza.
1830 – In G. Bretagna inaugurata, fra Liverpool e Manchester, la prima linea ferroviaria del mondo.
1835 – Charles Darwin raggiunge le isole Galápagos.
1935 – Emanate le Leggi di Norimberga che privano gli ebrei della cittadinanza tedesca.
1959 – Nikita Chruščëv diventa il primo leader sovietico a visitare gli Stati Uniti d’America.