Lui, bergamasco, meccanico d’auto costretto in sedia a rotelle da un problema alla colonna vertebrale, prima dell’invalidità aveva conosciuto Olga, ucraina migrata in Italia con la figlia (oggi trentenne) e se l’era sposata.
La famigliola risiede in un paese a ridosso della città in un appartamento di 90 m2. Allo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina, il fratello di Olga le aveva chiesto di accogliere la figlia di 9 anni che aveva affidato a una conoscente in fuga con i suoi due figlioletti: i papà sono rimasti in patria, per difenderla dall’attacco.
L’arrivo della nipotina aveva provocato sollievo e gioia così grandi, che Olga e il marito non ebbero dubbi a ospitare anche la mamma e i due bimbi, quando seppero che non avevano altri riferimenti al di fuori di loro. Non solo: anche un’altra ragazzina unitasi a loro nella fuga, era stata accolta senza problemi.
Così che ora nell’appartamento vivono in otto: il papà, Olga, la figlia, la nipotina, l’amica coi due figli e la ragazzina, insieme al cane, al gatto e al pappagallo. Il padrone di casa, che dorme sul divano in salotto, è l’uomo più felice del mondo e la sua piccola casa è stata trasformata dall’affetto e dalla solidarietà in una vera e propria reggia.
– don Davide Rota