Il Ramadan è sacro, ma i primi giorni sono davvero difficili: verso sera c’è sempre qualcuno che, messo a prova dal digiuno di cibo, acqua e fumo, si surriscalda e si lascia andare a scoppi d’ira e contese. Ciononostante a questa pratica fondamentale non rinuncia nessun islamico…o quasi: un giorno vedo infatti B. entrare in mensa e mettersi in fila per la cena delle 19,00 (il digiuno termina alle 21,15) e stupito gli chiedo: “Niente Ramadan oggi?”. “Poi ti spiego” risponde brusco. Dopo cena mi cerca: “Sono uscito di casa alle 6,30 e ho lavorato fino alle 18,00; non ricevo lo stipendio da 4 mesi. Uscendo dal lavoro non ho più trovato la bici e sono dovuto tornare a piedi. Sono stanco e arrabbiato…”. “D’accordo, ma il Ramadan è un dovere e sacro per di più”: Non mi lascia finire: “La vita a volte obbliga a fare delle scelte…E poi cos’è più gradito a Dio? Che io rispetti il digiuno o che rispetti il mio prossimo?”.