Riflessione del giorno

Giovedì 7 luglio 2022

By patronatoADM

July 06, 2022

 

14. settimana tempo ordinario

 

Aforisma del giorno di N. Gomez Davila

Tutto ci sembra caotico tranne il nostro disordine.

 

Preghiera del giorno Cantico Daniele 3, 52-57

Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri, * degno di lode e di gloria nei secoli. Benedetto il tuo nome glorioso e santo, * degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu nel tuo tempio santo glorioso, * degno di lode e di gloria nei secoli. Benedetto sei tu sul trono del tuo regno, * degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi † e siedi sui cherubini, * degno di lode e di gloria nei secoli. Benedetto sei tu nel firmamento del cielo, * degno di lode e di gloria nei secoli. Benedite, opere tutte del Signore, il Signore, * lodatelo ed esaltatelo nei secoli.

 

Santo del giorno

 

Parola di dio del giorno Matteo 10,7-15

Disse Gesù ai suoi apostoli: «Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demoni.

Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.

In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti. Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi.

Se qualcuno poi non vi accoglie e non dà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dei vostri piedi. In verità io vi dico: nel giorno del giudizio la terra di Sodoma e Gomorra sarà trattata meno duramente di quella città».

 

Riflessione del giorno di Marco Aurelio – Colloqui con sé stesso

“Anche nell’ipotesi che tu debba vivere anni tremila e altrettanti anni diecimila, in ogni modo ricordati di una cosa: nessuno perde una vita diversa di quella che in quell’istante egli ha; né altra vita vive se non quella che in quell’istante egli perde. A egual punto dunque perviene una vita lunghissima e una vita del tutto breve.

Vedi che il presente è per tutti eguale, ciò che via via si allontana non è più nostro, e il tempo che via via trascorre è istante brevissimo. Infatti non si può perdere il tempo trascorso e nemmeno il tempo futuro; come sarebbe possibile che ci venisse tolto ciò che non si ha?

Insomma di questi due fatti bisogna tener vivo il ricordo: il primo che tutto perennemente è sempre d’un solo aspetto e che s’aggira quasi in un cerchio e che non fa differenza in nulla se si dovranno vedere le medesime cose per cento, per duecento anni oppure per un tempo che sia senza limiti. 

Secondo fatto: chi muore carico d’anni e chi muore subito perde una stessa cosa. Vedi bene che solo l’istante presente è quello di cui l’uomo dovrà sentire privazione; effettivamente, questo solo egli ha e ciò che non si ha, non si può perdere.”

 

Intenzione di preghiera per il giorno

Perché impariamo a vivere ogni istante come preziosa opportunità e ogni ora come dono di Dio.

 

Don’t Forget!

Dal pomeriggio di ieri la sorella di don Arturo Bellini, Mariarosa, è in cielo. La sua patria è il cuore di Dio. In questa patria porta con sé tutti quelli che ha amato e che l’hanno amata. Era appassionata dei fiori, ma il suo desiderio era che in suo ricordo si facessero celebrare Sante Messe. La salma sarà tra Villongo nella sua abitazione nel primissimo pomeriggio di oggi giovedì 7 luglio.

 

Martiri Cristiani della rivoluzione francese – 1.parte 1789-1799

L’inverno 1788-1789 in Francia è rigido: la Senna è gelata da Parigi a Rouen e la raccolta agricola è scarsa. I prezzi aumentano mentre la disoccupazione provoca disordini nelle città. I salari diminuiscono dal 20 al 30% e il prezzo del pane aumenta del 50%.

La disuguaglianza tra privilegiati e non, appare ancora più netta: mentre i nobili e i ricchi borghesi approfittano del rialzo dei prezzi, gli abitanti delle città e i contadini sopportano il peso sempre più oppressivo delle imposte.

Per rimediare ai disordini sociali, politici, economici che minacciano il paese, Re Luigi XVI convoca per il mese di maggio gli Stati Generali, la grande assemblea composta da Nobiltà, Clero e Terzo Stato (artigiani, operai, contadini). L’elezione dei deputati avviene in un contesto molto teso.

Il Terzo Stato che, per procedura di elezione, è in minoranza, finisce per imporsi il 9 luglio, dichiarandosi Assemblea Costituente, ma la Corte non accetta. Corrono voci su un complotto aristocratico e il popolo di Parigi organizza la sommossa. Il 14-7-1789, il popolo in rivolta si impadronisce della Bastiglia, simbolo del potere assoluto del Re.

La presa della Bastiglia sarà seguita dall’abolizione di tutti i privilegi nella notte del 4 agosto. A fine mese, la Dichiarazione dei diritti dell’uomo è votata dall’Assemblea Costituente. Tale dichiarazione, che proclama tutti gli uomini liberi e uguali, appare al mondo come la carta della democrazia sociale e politica. Ha inizio la RIVOLUZIONE FRANCESE