i ragazzi dell’AFP in laboratorio – fotografia di Paolo Baraldi
Iniziamo la giornata pregando (Preghiera di Ch. De Foucauld)
Padre mio, io mi abbandono a Te, fa’ di me ciò che ti piace; qualunque cosa tu faccia di me, ti ringrazio. Sono pronto a tutto, accetto tutto, perché la tua volontà si compia in me e in tutte le tue creature; non desidero niente altro, mio Dio. Depongo la mia anima nelle tue mani, te la dono, mio Dio, con tutto l’amore del mio cuore, perché ti amo. Ed è per me un’esigenza d’amore il donarmi, il rimettermi nelle tue mani senza misura, con una confidenza infinita, poiché tu sei il Padre mio. .
CHARLES DE FOUCAULD
Nato nel 1858 a Strasburgo, visse una giovinezza «senza niente negare e niente credere». Intrapresa la carriera militare, fu congedato «per indisciplina e cattiva condotta». Si dedicò a viaggiare, esplorando zone sconosciute del Marocco, il che gli meritò la medaglia d’oro dalla Società di Geografia di Parigi. Scosso dalla fede di alcuni musulmani, si riavvicinò al cristianesimo e si convertì radicalmente. Deciso a «vivere solo per Dio», entrò tra trappisti, ma ne uscì per recarsi in Terra Santa e abitarvi come Gesù, in povertà e nascondimento. Ordinato prete per poter celebrare l’Eucaristia, si stabilì in un’oasi del Sahara algerino, indossando una tunica bianca, su cui aveva cucito un cuore rosso di stoffa, sormontato da una croce. A cristiani, musulmani, ebrei e idolatri, che passavano per la sua oasi, si presentava come «fratello universale» e offriva ospitalità. In seguito si addentrò ancora più nel deserto, raggiungendo il villaggio di Tamanrasset. Vi trascorse 13 anni pregando 11 ore al giorno e componendo un dizionario di francese-tuareg usato ancor oggi. Il 1° dicembre 1916, la sua casa fu saccheggiata da predoni: il corpo fu trovato presso l’ostensorio con l’ostia.
La Parola di Dio del giorno (Mt 7,2.24-27)
Gesù disse ai suoi discepoli: «Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde, e la sua rovina fu grande».
Riflessione Per Il Giorno (Scritti Di Charles de Foucauld)
Ecco come Charles esamina la sua vita e si domanda: «In che modo fare l’elemosina meglio che per il passato?» e risponde: «Facendola come la faceva Gesù, in un’imitazione più fedele del Modello Divino. Preoccupandosi meno di dare denaro e dando di più quello che dava Gesù: la nostra fraterna tenerezza il nostro tempo, la nostra pena». Ancora si domanda: «In che modo praticare l’eguaglianza e la fraternità con gli indigeni?» e risponde: «Lasciandoli avvicinare a me, parlarmi, non avendo paura di dedicare loro il mio tempo; anziché evitare le loro lunghe conversazioni, desiderarle, ma spostarle verso Dio: riuscire a guidare io queste chiacchierate, distaccarle dalla terra e farle sempre salire alle cose spirituali. Non temere il contatto degli indigeni, né quello dei vestiti, coperte ecc…Vivere insieme agli indigeni con la familiarità che aveva Gesù verso i suoi apostoli, i quali erano simili ad essi… vedere Gesù in loro e, di conseguenza, trattarli non solo con senso di eguaglianza e di fraternità, ma anche con l’umiltà, col rispetto, con l’amore, con la dedizione comandate da questa fede»
Intenzione del giorno
Preghiamo per i sieropositivi e per tutti quelli che si prendono cura di loro come l’Oasi Gerico