Riflessione del giorno

giovedì 10 giugno ’21

By Patronato S. Vincenzo

June 09, 2021

 

10. Settimana Tempo Ordinario

 

Proverbio del giorno

Arrivata la gloria svanisce la memoria.

 

Preghiera S. Francesco

Noi tutti, in ogni luogo, in ogni ora e in ogni tempo, ogni giorno crediamo veramente e umilmente e teniamo nel cuore e amiamo, onoriamo adoriamo, serviamo, lodiamo e benediciamo, glorifichiamo ed esaltiamo, rendiamo grazie all’altissimo e sommo eterno Dio, Trinità e Unità, Padre e Figlio e Spirito Santo, Creatore di tutte le cose e Salvatore di tutti coloro che credono e sperano in lui e amano lui, che è senza inizio e senza fine, immutabile, invisibile, inenarrabile, ineffabile, incomprensibile, ininvestigabile, benedetto, degno di lode, glorioso, sopra esaltato, sublime, eccelso, soave, amabile, dilettevole e tutto sempre sopra tutte le cose desiderabile nei secoli dei secoli. Amen.

 

Santo del giorno

 

Parola di Dio del giorno – Matteo 5,20-26

Gesù disse ai suoi discepoli: «Io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.

Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai”; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio.

Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio.

Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna.

Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.

Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione.

In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo!».

 

Riflessione del giorno

Una volta S. Pietro si preoccupò notando in Cielo la presenza di varie anime che non si ricordava di aver fatto entrare dalla porta. Iniziò allora a indagare, e alla fine trovò il posto dal quale passavano.

Andò diligentemente dal Signore e gli disse: “Gesù, mi sono reso conto che qui ci sono varie anime che non mi ricordo di aver lasciato entrare.

Ho fatto un po’ di indagini e ho scoperto da dove stanno entrando. Vorrei che lo vedessi Tu stesso”.

Gesù, con tutta la Sua serenità, accompagnò S.  Pietro e vide che infatti c’era un punto dal quale entravano continuamente anime in cielo.

Un po’ allarmato, S. Pietro suggerì: “Non dovremmo chiudere questo ingresso, Signore?” E Gesù, sorridente e perfino divertito dalla scena, rispose: “No, no… Lascia stare. È una cosa di Mamma!” Maria aveva lasciato un enorme rosario appeso alla finestra, e attraverso di esso una fila di anime saliva costantemente fino al Cielo.

Non è un caso che si dica che quando i peccatori stessi si chiudono le porte del Paradiso con il peccato Maria apre loro la finestra, perché trovino sempre una nuova opportunità.

 

Intenzione di preghiera del giorno

Perché non ci stanchiamo di perdonare al prossimo, così come Dio non si stanca di perdonare a noi.

 

Don’t forget! Santi della carità

BEATO GENNARO MARIA SARNELLI (1702 -1744)

Nacque a Napoli il 12 settembre 1702 da Angelo, barone di Ciorani, nel palazzo del duca Zapata, vicino al Palazzo reale.

Nel 1722 si laureò in diritto canonico e civile ed esercitò l’avvocatura fino al 1728, in questi anni di professione conobbe il grande s. Alfonso Maria de’ Liguori e ancora laico si associò al gruppo che gravitava intorno a s. Alfonso, nell’animazione delle “Cappelle serotine”, assemblee popolari di preghiera e di formazione religiosa.

D’accordo con S. Alfonso, organizzò a partire dal 1741, una missione nei sobborghi di Napoli, raccogliendo un successo incredibile, al punto che il papa Benedetto XIV, in una sua lettera diretta ai vescovi del Regno di Napoli, ne raccomandava l’organizzazione in tutte le altre diocesi.

Fu scrittore fecondo, le sue numerose opere letterarie e di spiritualità, costituiscono una bibliografia di tutto rispetto, l’Opera omnia dei suoi scritti è uscita stampata in Napoli in 14 volumi dal 1848 al 1851.

Morì prematuramente a 41 anni, il 30 giugno 1744 a Napoli. S. Alfonso ne scrisse la biografia chiamandolo “gran servo del Signore” e che fu già pronta il 17 luglio di quell’anno.

Gennaro M. Sarnelli fu per la Chiesa di Napoli uno degli uomini apostolici più illustri; per i redentoristi, gemello ed emulo del fondatore. Papa Giovanni Paolo II, l’ha beatificato il 12 maggio del 1996.