Riflessione del giorno

giovedì 11 luglio ’19

By Patronato S. Vincenzo

July 11, 2019

Proverbio del giorno (S. Benedetto)

Se parlare e insegnare è compito del maestro, il dovere del discepolo è di tacere e ascoltare.

Iniziamo la giornata pregando (Antica preghiera Benedettina)

Degnati, o Dio buono e santo di concedermi un’intelligenza che ti comprenda, un sentimento che ti esperimenti, un animo che ti gusti, una diligenza che ti cerchi, una sapienza che ti trovi, uno spirito che ti conosca, un cuore che ti ami, un pensiero che sia rivolto a te, un’azione che ti dia gloria, un udito che ti ascolti, occhi che ti guardino, una lingua che ti lodi, una parola che ti sia gradita, una pazienza che ti segua, una perseveranza che ti attenda.

Benedetto, Patrono d’Europa È il patriarca del monachesimo occidentale. Dopo un periodo di solitudine presso Subiaco, passò alla forma cenobitica prima a Subiaco, poi a Montecassino. La Regola, che adatta le regole monastiche orientali con saggezza e discrezione al mondo latino, apre una via nuova alla civiltà europea dopo il declino di quella romana. Nel solco di Benedetto sorsero in tutta Europa centri di preghiera, cultura, promozione umana, ospitalità per i poveri e pellegrini. Due secoli dopo la sua morte, saranno più di 1000 i monasteri guidati dalla sua Regola.

Ascoltiamo la Parola di Dio del giorno

In quel tempo, Pietro, disse a Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne otterremo?». E Gesù disse loro: «In verità vi dico: voi che mi avete seguito, nella nuova creazione, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù di Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna».

Riflessione Per Il Giorno (s. benedetto)

A S. Benedetto fondatore dell’Abbazia di Montecassino e padre di tutto l’Ordine Benedettino sono stati attribuiti molti miracoli, ma S. Gregorio Magno scrisse che il suo miracolo più importante e duraturo è stato la stesura della sua Regola. Sebbene il monachesimo esistesse già prima di Benedetto, la Regola, che si pensa scritta attorno al 530 d.C., fu il testo definitivo che cambiò il monachesimo occidentale; consiste di 73 capitoli, nell’ultimo dei quali Benedetto afferma che la sua Regola intende solo offrire alcune linee guida per coloro che si avvicinano alla vita spirituale. In realtà essa è anche un manuale, un codice per la preghiera, per la vita monastica nel complesso, così come una ispirazione per l’organizzazione, per i doveri monastici e per le azioni disciplinari che vanno intraprese dagli abati e dai superiori. Incoraggia infatti l’amore, la preghiera, il lavoro, il rispetto, la castità, la moderazione e la comunione. La Regola si diffuse velocemente, fu accolta da numerosi altri monasteri, e rimane oggi di fondamentale importanza per l’Ordine Benedettino: era ed è semplice da utilizzare e da seguire per tutti, non solo per i suoi messaggi chiari e concisi, ma anche perché pensata per essere adottata da altri monasteri autonomi. Un importante personaggio storico che fece una copia della Regola di S. Benedetto e la promosse in tutta l’Europa occidentale fu Carlo Magno nell’VIII secolo. Anche oggi la regola benedettina è studiata persino dai manager e da tante persone con responsabilità dirigenziali.

Intenzione del giorno

Preghiamo per la famiglia benedettina maschile e femminile

Don’t forget!

La CONFEDERAZIONE BENEDETTINA è composta dalle seguenti congregazioni:

I monasteri fuori dalle congregazioni sono 5, con 95 monaci, 56 dei quali sacerdoti. Al 31 gennaio 2008 la confederazione contava 354 tra abbazie e priorati e 7.508 monaci, 4.115 dei quali sacerdoti

nell’immagine un quadro di Jacek Yerka