Riflessione del giorno

Giovedì 12 gennaio 2023

By patronatoADM

January 11, 2023

 

1 settimana tempo ordinario  

 

Aforisma del giorno di Nicolàs Gòmez Dàvila

I professionisti della venerazione dell’uomo si sentono autorizzati a disprezzare il prossimo. La difesa della dignità umana consente loro di essere sgarbati con il vicino.

 

Preghiera del giorno

Dio, Padre buono, concedici di operare da veri imitatori di Cristo così da essere fratelli suoi e figli tuoi e, dopo essere stati purificati dal nostro egoismo, di contribuire alla guarigione nel corpo e nello spirito del nostro prossimo, soprattutto quello più bisognoso. Per Gesù tuo Figlio e nostro fratello, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

 

Santo del giorno

 

Parola di Dio del giorno Marco 1,40-45

Venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito, la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.

E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro».

Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.

 

Riflessione del giorno

Il curato d’Ars (1786-1859), Giovanni Maria Vianney, offrì la sua vita, disposto a patire ogni genere di sofferenza, per la conversione dei parrocchiani affidatigli. Prima di inviarlo ad Ars il vescovo lo avvisò che c’era poco amore in quella parrocchia e lui lo avrebbe portato.

Spese l’intera vita alla celebrazione dell’eucarestia e alla confessione, cui dedicava fino a diciassette ore al giorno. Sul suo volto si leggeva la sofferenza di Dio per i peccati compiuti dagli uomini tanto che nel cuore anche dei tiepidi sorgeva il pentimento.

La fama si estese per tutta la Francia e ben oltre il confine. Da ogni luogo giungevano i penitenti, si organizzavano treni speciali e il parroco era costretto a trascorrere giornate intere in confessionale. Il curato parlava con un linguaggio così semplice e limpido che riusciva a comunicare anche con i forestieri. 

Era consapevole del compito del sacerdozio, grato della vocazione che gli era stata assegnata tanto che si esprimeva con queste parole: Che cosa grande è un sacerdote! Il prete non lo capiremo bene che in cielo.

Se lo capissimo sulla Terra, moriremmo non di spavento, ma di amore! Il prete possiede la chiave per i tesori celesti e ne disserra la porta.

 

Intenzione di preghiera per il giorno

Perché i sacerdoti cattolici, consapevoli della grandezza della loro vocazione, testimonino con gioia l’amore di Dio al mondo.    

 

Don’t forget! Santi della carità

Giovanna Maria sente che Dio la “chiama” a darsi da fare per queste donne, in un momento in cui è in atto la rivoluzione industriale che porterà tante braccianti ad abbandonare la terra per entrare in fabbrica, con il sogno di una vita migliore. Giovanna Maria quando prende la decisione ha solo 18 anni: fa voto di castità, obbedienza e povertà, si fa suora e facendo suo il motto «io e tutto il mio per le operaie» fonda la Congregazione delle “Ancelle dell’Immacolata Concezione Protettrici delle Operaie” e intende creare una casa dove le operaie povere possano trovare accoglienza e assistenza materiale e spirituale, e le loro figlie una scuola dove imparare a leggere e a scrivere.

Ma la beata si occupa anche degli altri poveri e, soprattutto, dei bambini abbandonati e bisognosi di tutto. Altre case per le operaie si estendono nelle zone industriali della Spagna. Giovanna Maria Condesa Lluch muore a Valéncia nel 1916 e nel 2003 S. Giovanni Paolo II la proclama beata.