nell’immagine un dipinto di Fern Isabel Coppedge
XXXII Settimana t. Ordinario
Proverbio del giorno (Proverbio africano)
La sapienza è come un baobab; una sola persona, a braccia aperte, non può stringerne il tronco.
Iniziamo la Giornata Pregando (Colletta)
O Dio, la tua sapienza va in cerca di quanti ne ascoltano la voce, rendici degni di partecipare al tuo banchetto e fa’ che alimentiamo l’olio delle nostre lampade, perché non si estinguano nell’attesa, ma quando tu verrai siamo pronti a correrti incontro, per entrare con te alla festa nuziale. Amen
Giosafat Kuncewycz
Vescovo e martire Nasce a Wolodymyr (Ucraina) nel 1580 e viene ricordato come il simbolo di una Russia ferita dalle lotte tra ortodossi e uniati. Giovanni Kuncevitz, che prese il nome di Giosafat, fu il difensore della Chiesa uniate. Monaco, priore, abate e vescovo di Polock, intraprese una riforma dei costumi monastici della regione rutena, migliorando così la Chiesa uniate. Ma a causa del suo operato nel 1623 un gruppo di ortodossi lo assalì e lo uccise con spada e moschetto.
Ascoltiamo la Parola di Dio Luca 17,20-25.
In quel tempo, i farisei domandarono a Gesù: «Quando verrà il regno di Dio?». Egli rispose loro: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e nessuno dirà: “Eccolo qui”, oppure: “Eccolo là”. Perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi!». Disse poi ai discepoli: «Verranno giorni in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell’uomo, ma non lo vedrete. Vi diranno: “Eccolo là”, oppure: “Eccolo qui”; non andateci, non seguiteli. Perché come la folgore, guizzando, brilla da un capo all’altro del cielo, così sarà il Figlio dell’uomo nel suo giorno. Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga rifiutato da questa generazione».
Riflessione Per Il Giorno (Paolo Coelho)
La passione ti fa smettere di mangiare, dormire, lavorare, vivere in pace. Molti si spaventano perché, quando compare, distrugge tutto ciò che di vecchio incontra. Nessuno vuole mettere a soqquadro il proprio mondo. Perciò alcune persone (tante) riescono a controllare questa minaccia, mantenendo in piedi una casa o una struttura già marcia: sono gli ingegneri delle cose superate. Altri pensano il contrario: si abbandonano senza riflettere, aspettandosi di trovare nella passione la soluzione dei loro problemi. Attribuiscono all’altro il merito della propria felicità, e la colpa della loro infelicità. Sono euforici quando accade qualcosa di meraviglioso, o depressi perché un evento inatteso ha distrutto ogni cosa. Sottrarsi alla passione o abbandonarsi ciecamente a essa: quale di questi atteggiamenti è il meno distruttivo? O non è che entrambi siano comportamenti inadeguati? Provate a rispondere…
Intenzione del giorno
Preghiamo perché i cristiani siano persone capaci di discernimento, di attesa e di vigilanza.
Don’t forget!
Le persecuzioni e i martiri cristiani – 5° DA SETTIMIO SEVERO (193) A FILIPPO L’ARABO (249)
Il III sec segnato da grave crisi dell’Impero, vedrà la profonda trasformazione della religiosità romana. Culti misterici orientali, come il mitraismo, i culti di Cibele e Iside, culti siriaci e il culto solare praticato a Emesa, vengono integrati nella religione ufficiale, mentre non è così per l’ebraismo e il cristianesimo. Proprio a una famiglia di sacerdoti di Emesa apparteneva la moglie di Settimio Severo, imperatore di origine libica vicino ai culti orientali. Sotto il suo regno non ci furono persecuzioni sistematiche, ma il suo rescritto del 202 che vietò il proselitismo a ebrei e cristiani, è giudicato il primo caso di iniziativa diretta dell’imperatore in quest’ambito. È però un fatto che tanti funzionari si sentivano autorizzati dalla legge a procedere con severità verso i Cristiani. Naturalmente l’imperatore, a stretto rigore di legge, non ostacolava provvedimenti locali, che si verificarono in Egitto, in Tebaide e nei proconsolati di Africa e Oriente. I martiri cristiani furono numerosi ad Alessandria d’Egitto. Non meno dure le persecuzioni in Africa ovest, che sembra abbiano avuto inizio nel 197/198 (i martiri di Madaura). Nel 202/203 caddero Perpetua e Felicita, come documentato in atti ritenuti attendibili. La persecuzione infuriò ancora, per breve tempo, sotto il proconsole Scapula nel 211, specialmente in Numidia e Mauritania. I decenni successivi saranno caratterizzati da relativa tolleranza, nella quale la Chiesa potrà crescere arrivando fino ai ceti più elevati. Le comunità non dovevano più nascondersi, anzi erano molto attive in ambito caritativo, gestendo crescenti ricchezze grazie anche alle eredità. Secondo fonti cristiane, l’imperatore Filippo l’Arabo sarebbe stato addirittura cristiano egli stesso.