Riflessione del giorno

Giovedì 13 novembre 2025

By Patronato S. Vincenzo

November 13, 2025

 

32. a settimana tempo ordinario

 

Avvenne il 13 novembre…

1917 – Prima guerra mondiale: inizia la prima battaglia del Piave tra italiani e austro-tedeschi.

1970 – Un ciclone tropicale colpisce l’area del Delta del Gange nell’odierno Bangladesh, uccidendo mezzo milione di persone.

1971 – La sonda americana Mariner 9 raggiunge Marte: invierà alla Terra un totale di 739 foto

1974 – Muore a Neuilly-sur-Seine il regista e attore italiano Vittorio De Sica

2015 – Attentati terroristici a Parigi, nel I, X e XI arrondissement in cui muoiono 130 persone

 

Aforisma di Robert Sabatier

«C’è un’azione peggiore che quella di togliere il diritto di voto al cittadino, e consiste nel togliergli la voglia di votar».

 

Santo del giorno

 

Preghiera Colletta

Dio onnipotente e misericordioso, allontana ogni ostacolo nel nostro cammino verso di te, perché, nella serenità del corpo e dello spirito, possiamo dedicarci liberamente al tuo servizio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

 

Parola di dio Luca 14,12-14

In quel tempo, i farisei domandarono a Gesù: «Quando verrà il regno di Dio?». Egli rispose loro: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e nessuno dirà: “Eccolo qui”, oppure: “Eccolo là”. Perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi!».

Disse poi ai discepoli: «Verranno giorni in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell’uomo, ma non lo vedrete. Vi diranno: “Eccolo là”, oppure: “Eccolo qui”; non andateci, non seguiteli. Perché come la folgore, guizzando, brilla da un capo all’altro del cielo, così sarà il Figlio dell’uomo nel suo giorno. Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga rifiutato da questa generazione».

 

Riflessione di Monsignor Ravasi – Mattutino

Ci riconciliamo con un nemico che ci è inferiore per qualità o di cuore o di spirito. Ma non perdoniamo mai a chi ci supera nell’anima e nel genio. È sferzante ma inoppugnabile questa considerazione dello scrittore francese François René de Chateaubriand (1786-1848). In questa osservazione — a essere sinceri — siamo un po’ tutti coinvolti.

La nostra superiorità nei confronti di un poveraccio si trasforma in generosità, che alla fine è un’ulteriore carezza al nostro Io. Ben diverso è il nostro atteggiamento quando ci scontriamo con chi è evidentemente più intelligente e umanamente più alto di noi. Scatta in quel momento il gusto della rivalsa che è alimentato dal vizio capitale dell’invidia e che si àncora a quell’altro fondamentale vizio che è la superbia. Se vogliamo andare oltre i confini della rilevazione di Chateaubriand, proviamo a immaginare due situazioni.

La prima è quella di un amico che è caduto in basso e si trascina ormai nella miseria e nella sofferenza. Come è spontaneo mettergli il braccio sulle spalle per sorreggerlo e confortarlo! Ma pensiamo a un’altra scena. Un amico è salito alla ribalta, il successo lo sta baciando, i suoi meriti sono evidenti e riconosciuti. E noi siamo là, in platea, costretti ad applaudirlo a denti stretti e col volto verde di gelosia. Per questo la cartina di tornasole di una vera amicizia è forse unica: gioire sinceramente per la gloria dell’amico.

 

Intenzione di preghiera

Preghiamo per tutti i sostenitori, benefattori collaboratori, volontari e amici del Patronato defunti.

 

Don’t Forget! MARTEDÌ 11 NOVEMBRE: VARSAVIA, POLONIA

La grandiosa marcia dell’Indipendenza per commemorare l’anniversario della restaurazione della sovranità della Polonia dopo la dominazione degli imperi tedesco, austro-ungarico e russo. EPA / LESZEK SZYMANSKI / ANSA