Riflessione del giorno

giovedì 13 settembre ’18

By Patronato S. Vincenzo

September 12, 2018

 

nell’immagine un dipinto di Oscar Kokoschka

 

 

Aforisma del giorno

È più facile morire per una religione che viverla in modo completo. (Jorge Luis Borges)

 

Iniziamo la Giornata Pregando (Preghiera di S. Giovanni Crisostomo)

Signore Dio nostro, la cui potenza è incomparabile, la misericordia immensa e l’amore per gli uomini ineffabile; Tu, o Sovrano, per la tua clemenza volgi lo sguardo su di noi e sopra questa santa dimora, elargisci a noi e a quanti pregano con noi copiose le tue misericordie e la tua pietà. Poiché ogni gloria e onore si addice a Te, Padre, Figlio e Spirito Santo, ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen

 

Giovanni Crisostomo

Nato ad Antiochia nel 349, dopo i primi anni trascorsi nel deserto, fu ordinato prete dal vescovo Fabiano e ne diventò collaboratore. Grande predicatore, nel 398 fu chiamato sulla cattedra di Costantinopoli: evangelizzò le campagne, creò ospedali, fece processioni anti-ariane, tenne sermoni di fuoco, severi richiami ai monaci indolenti e ecclesiastici sensibili alla ricchezza. Deposto ed esiliato, prima in Armenia, poi sul Mar Nero, dove nel 407 morì.

 

Ascoltiamo la Parola di Dio Luca 6,27-38.

Gesù disse ai suoi discepoli: «A voi che ascoltate, io dico: Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano. A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l’altra; a chi ti leva il mantello, non rifiutare la tunica. Dà a chiunque ti chiede; e a chi prende del tuo, non richiederlo. Ciò che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro. Se amate quelli che vi amano, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se fate del bene a coloro che vi fanno del bene, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, che merito ne avrete? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e il vostro premio sarà grande e sarete figli dell’Altissimo; perché egli è benevolo verso gl’ingrati e i malvagi. Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato; date e vi sarà dato; una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio».

 

BREVE COMMENTO AL VANGELO (M. Teresa di Calcutta)

Dio non ti chiederà quanti libri avrai letto, quanti miracoli avrai compiuto. Ti chiederà se hai fatto del tuo meglio, per amore suo. Puoi dire: “Ho fatto del mio meglio”? Anche se il meglio dovesse rivelarsi un fallimento, deve essere il nostro meglio. Se sei innamorato di Cristo, per quanto modesto sia il tuo lavoro, sarà migliore se fatto con tutto il cuore. Il tuo lavoro testimonierà il tuo amore. Puoi esaurirti al lavoro, puoi anche ammazzarti; ma finché nel lavoro non ci sarà anche l’amore, esso è inutile.

 

Riflessione Per Il Giorno (Card. Giacomo Biffi)

“Mi è venuto in mente quello che dice il Cardinale John Henry Newman nel suo libro La Grammatica dell’Assenso, uno dei suoi libri più difficili, dove distingue l’assenso nozionale da quello reale. Quando dico “Dio è l’essere perfettissimo” questo è un puro concetto astratto che per la vita spirituale non serve niente, con buona pace dei teologi. Quando la Sandra diceva “El Signùr el g’avrà el sù difett, però quella roba chi l’ha fatta giusta, che moren tuc ricchi e poveri, grandi e piccoli” parlava di Dio come di una persona concreta che aveva davanti. E’ una frase stereotipa, ma questo è una assenso reale, quindi alla fine lei si metteva in comunione col Signore molto più di quanto posso fare io con tutta la mia teologia”. Il Cardinale, racconta allora di aver raccontato questa riflessione e questo aneddoto ad un Pontefice divertito che gli rispose: “Vorrei infine dirle grazie per il suo realismo, per il suo umorismo, e per la sua concretezza fino alla teologia un po’ audace di una sua domestica, non oserei sottoporre queste parole al giudizio della Congregazione per la Dottrina della Fede”.

 

Intenzione del giorno

Preghiamo per don Aldo e per tutti i sacerdoti che hanno servito il Patronato e la causa dei poveri